La Rete dei 65 movimenti dice no al decreto delegato sugli alunni con disabilita'
Politica Calabria

La Rete dei 65 movimenti dice no al decreto delegato sugli alunni con disabilita'

sabato 18 marzo, 2017

LAMEZZIA TERME (CZ), 18 MARZO - La Rete dei 65 movimenti, fondata dalla docente lametina Daniela Costabile insieme all’associazione «Genitori tosti del Veneto», si dissocia totalmente dal tentativo di « aggiustare e ripulire» il decreto delegato sull’inclusione scolastica degli alunni con disabilità che ieri si è tentato di fare approvare in via definitiva dal Parlamento con una fretta preoccupante. [MORE]

La Rete, che partendo da 65 associazioni (i Partigiani della Scuola pubblica, comitati e altri esponenti della società civile) si è estesa a 105 aderenti, ha criticato aspramente il testo ritenendolo inemendabile e un rischio gravissimo per l’inclusione e la serena crescita degli alunni « comunque abili». Le ripercussioni cadrebbero di conseguenza sulle famiglie, sui lavoratori del comparto scuola e sugli operatori specializzati nelle diverse attività di assistenza necessarie agli alunni - studenti con disabilità. Il tentativo di ridisegnare l’atto 378 ha deteminato - secondo la Rete - «una mostruosità » in quanto resta immutata «la condizione dei diritti all'esistenza delle risorse disponibili; il Git ( Gruppo pe l’inclusione territoriale), organismo inutile che costerà oltre 13 milioni di euro, tolti alla scuola dell'inclusione». Da non sottovalutare i contributi economici da versare alle scuole private senza rendere palese l’ammontare delle relative somme oltre al fatto che i genitori saranno lasciati soli con una moltitudine di personale sanitario e para-sanitario e con qualche rappresentante della scuola che dovrà capire come «funziona» un bambino con disabilità non essendo prevista la tradizionale figura educativa, pedagogica e di sostegno.

Le decisioni partono da questa « super- commissione» para-sanitaria e né sono quantificate le ore di sostegno per ogni alunno ma si prevedono montagne di carte e una burocrazia pazzesca che dovrà confluire al Git, un organo molto costoso. Nonosatante la follia del testo da approvare, la Fish ( Federazione Italiana per il superamento dell’Handicap) e la Fand ( Federazione tra le associazioni nazionali delle persone con disabilità) danno il loro consenso con grande meraviglia della Rete, l’altro ieri in sciopero per il ritiro dei decreti attuativi della Legge 107 del 2015 e fra breve si impegnerà a fornire, in via diretta o a mezzo stampa, un vademecum, per la lettura di questo testo astruso, alle famiglie e ai soggetti interessati.

 Foto: Rete dei 65 movimenti

Lina Latelli Nucifero

 


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