Arriva al Quirinale il testo della Legge di Stabilità
Economia Umbria

Arriva al Quirinale il testo della Legge di Stabilità

martedì 21 ottobre, 2014

ROMA, 21 OTTOBRE 2014 – Secondo l'Ufficio Stampa della Presidenza della Repubblica il testo della legge di Stabilità finalmente «è arrivato al Quirinale in attesa di bollinatura da parte della Ragioneria Generale dello Stato, adesso oggetto di un attento esame essendo per sua natura un provvedimento molto complesso».

Atteso entro fine mese il verdetto - il «momento della verità» - della Commissione europea: «La lettera all’Italia sulla legge di stabilità non è stata ancora inviata, ci sta lavorando la Dg affari economici», precisa Jyrki Katainen, il Commissario Ue agli affari economici. Sul giudizio dell’Ue rassicura Sandro Gozi, il sottosegretario agli Affatri europei, che su Facebook commenta: «la legge di stabilità è compatibile e coerente con impegni Ue, e il governo italiano è tranquillo».

Intanto, per giovedì mattina (ore 8), a Palazzo Chigi, è previsto il confronto tra il Governo e le Regioni; sul tavolo, i tagli previsti dalla Legge di Stabilità.

Tra le novità dell’ultima versione della manovra, la decisione del Governo di posticipare il pagamento delle pensioni al 10 di ogni mese a partire dal 2015. Tale slittamento non piace ai sindacati, che giudicano «inaccettabile» il provvedimento. In una nota congiunta di Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil si legge: «La norma contenuta nella legge di stabilità che ritarda il pagamento della pensione al 10 del mese è un vero e proprio accanimento nei confronti degli anziani». [MORE]

Per il segretario generale della Cgil Susanna Camusso, la ricetta governativa per uscire dalla crisi «non è quella giusta». «Serve - incalza - una legge di stabilità che abbia come priorità gli investimenti e la creazione di lavoro, un lavoro che sia con diritti e dignità».

Sul piano delle risorse, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti, annuncia che il disegno di legge «dovrebbe prevedere 500 milioni per rendere strutturale il 5 per mille», oltre a «una serie di misure sulle politiche sociali che avevano bisogno di stabilizzazione». Quanto al welfare e alla lotta alla povertà, osserva che si è registrato «un problema di quantità di risorse».
«Le risorse assegnate - sottolinea il ministro - non sono quelle che ci si poteva attendere, c'è ancora un pezzo di lavoro da fare nella fase della discussione parlamentare perché su alcuni capitoli ci sono ancora problematicità». 

Domenico Carelli

(Foto: elasticmind.ca)


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