Monti a pro della Mobilità competitiva

domenica 29 gennaio, 2012

ROMA, 29 GENNAIO 2012- L’intervista a Monti in diretta sul TG1 a cura di Alessandro Cassieri svela la concezione che Monti serba sul mercato del lavoro. Non lo aveva fatto neanche da Vespa, quando ne fu ospite. È chiaro oramai che siamo di fronte ad una battuta di non ritorno per il mercato del lavoro italiano: la politica non ha più intenzione di ridiscutere la convenienza o meno della MOBILITà. Ci deve essere. È di questo parere Mario Monti, il premier italiano che si trova alla vigilia -inizi febbraio- di un incontro decisivo con il Presidente USA Obama, al quale però Il Professore non intende in nessun modo scaricare le colpe di una crisi che parte –come gli economisti affermano- proprio dagli States. "Guarderemo avanti, non indietro, non avrebbe senso" dice. E lo farà –afferma- presentando ad Obama un’ Italia che sta operando sforzi, di cui essi stessi si stanno rendendo conto. [MORE]Sul MERCATO del Lavoro “scrive” un pensiero di strategia economica difficile al momento da cogliere: tutelare il singolo lavoratore, non il singolo posto di lavoro, creando una rete che consenta ad un soggetto di poter essere non in uno, bensì in più realtà lavorative, nel diverso spazio di tempo della sua vita. Questo creerebbe più occupazione in un ‘Italia che ha bisogno di riformarsi, per poter diventare una meta in cui investire, in cui debba convenire a tutti tornare, rimanerci e lasciarci moneta. Ma prima che questo avvenga, occorrerà operare nei NEGOZIATI in materia di lavoro. Cosa che fino ad oggi non è stata facile, ma su cui Monti spera vada tutto liscio.
Anna Ingravallo