Per la prima volta nella storia un Papa in diretta con la ISS
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Per la prima volta nella storia un Papa in diretta con la ISS

sabato 21 maggio, 2011


CITTA' DEL VATICANO - Oggi, alle 13:11, Papa Bendetto XVI ha parlato con gli astronauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Un collegamento che non ha  precedenti nella storia
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Nel passato, il più famoso messaggio papale rivolto allo spazio fu lasciato sulla Luna dagli astronauti dell’Apollo 11 nel 1969. “Guardo il tuo cielo, opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai fissate”, disse Papa Paolo VI, citando i Salmi.

In collegamento dalla Biblioteca Vaticana, il pontefice si è detto vicino nei pensieri e nella preghiera agli astronauti a bordo, particolare al comandante dell'Endeavour, Mark Kelly, e ai due astronauti italiani dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), Roberto Vittori e Paolo Nespoli.

Mark Kelly e il nostro Paoli Nespoli hanno avuto momenti familiari difficili, propri in questi giorni di intensi preparativi per il lancio: la moglie di Mark Kelly, la deputata americana Gabrielle Giffords, nel gennaio scorso è stata colpita alla testa nel corso di una sparatoria in Arizona. Nespoli ha invece perso la madre pochi giorni prima di partire.
Il Papa li ha incoraggiati e sostenuti con parole di cordoglio che i due astronauti hanno sentitamente gradito.

In tutto il collegamento del Pontefice è durato venti minuti in cui ha fatto agli astronauti alcune domande, tra cui una sulla pace, una sulla tutela dell'ambiente e sul futuro del pianeta e una sull'avventura spaziale come ricerca delle origini dell'umanità.
Il Papa ha inoltre chiesto agli astronauti quale sia il messaggio più importante che intendono lasciare a testimonianza della loro esperienza, e in che modo la loro missione nello spazio potrà contribuire alla ricerca delle origini dell'umanità.
La quinta e ultima domanda, in italiano, il Papa l'ha rivolta proprio a Paolo Nespoli: . "Caro Paolo, tutti ti siamo stati vicini, anch'io ho pregato per lei - ha detto il Papa - Come hai vissuto questo momento di dolore: ti sei sentito lontano o comunque parte di una comunità?". "Santo Padre - ha risposto l'astronauta - ho sentito le vostre preghiere arrivare quassù. I miei colleghi a bordo della Stazione mi sono stati vicini in questo momento per me molto intenso". E, concludendo: "Sono grato di tutto questo. Mi sono sentito lontano ma anche molto vicino, e questo è stato per me di grande sollievo".

Prima dell'inizio della trasmissione audiovisiva vi era un pò d'ansia dovuto alla prima assoluta di tale evente. Ansia infondata come descritto dallo stesso dal presidente dell'Agenzia Spaziale Italiana, Enrico Saggese: "Avevamo paura ad affrontare questa cosa, ma il portavoce della Santa Sede padre Federico Lombardi e padre Leonardo Sapienza della Prefettura della casa pontificia ce l'hanno resa addirittura piacevole".

Intanto sulla ISS tutto procede regolarmente. Da mercoledì, quando lo Space Shuttle Endeavour si è agganciato alla Stazione spaziale internazionale, i 12 astronauti si sono dati un gran daffare. Giovedì hanno installato il cacciatore di raggi cosmici AMS, venerdì sono stati impegnati nela prima delle passeggiate spaziali delle quattro previste in questa missione.
 


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