Playoff Serie C | Diana e Longo, due visioni dopo Feralpisalò-Crotone: il Crotone vola avanti (VIDEO)


Una sfida vibrante, un verdetto crudele. Al termine di una doppia sfida combattuta, la Feralpisalò batte 2-1 il Crotone ma saluta i playoff, mentre i calabresi, forti del 3-1 dell’andata, conquistano la qualificazione. Le parole dei due allenatori raccontano una partita dal doppio volto, fatta di emozioni, dettagli e orgoglio.
Mister Aimo Diana (Feralpisalò): «Abbiamo ritrovato anima, ma ci è mancato un dettaglio»
Delusione, ma anche consapevolezza del percorso fatto. Mister Diana parla con la voce rotta dal rammarico ma fiera del cammino dei suoi:
«C'è tanto dispiacere, inutile negarlo. La squadra ha dato tutto, lo ha fatto da grande gruppo, con orgoglio, con anima. Abbiamo giocato una partita importante, come ci è capitato spesso quest’anno, ma purtroppo non è bastato. L’episodio, il dettaglio... e in partite così il dettaglio può fare la differenza.»
Il tecnico bresciano si sofferma anche sull’impatto del VAR:
«Abbiamo vissuto sulla nostra pelle cosa significa avere il VAR anche nella nostra categoria. Può aiutarti o penalizzarti, ma resta un elemento decisivo. Oggi ci teniamo la prestazione, il cuore e la spinta del nostro pubblico che ci ha sostenuti fino all’ultimo secondo.»
Poi un pensiero più intimo, che va oltre il campo:
«Questa squadra meritava di andare avanti. Sentivo che aveva ancora tanto da dare. Dopo una stagione scorsa dura, siamo riusciti a ritrovare spirito, anima e identità. È questo che resta, anche se oggi fa male.»
E conclude con grande sportività:
«Mi sento di fare i complimenti al Crotone. Due squadre vere si sono affrontate, e forse è un peccato che una debba uscire. Ma questo è il calcio.»
Mister Lamberto Longo (Crotone): «Serata sofferta ma meritata. I miei ragazzi? Dei guerrieri»
Sul volto di mister Longo si legge la tensione sciolta solo a qualificazione ottenuta. Il tecnico del Crotone, pur sconfitto sul campo, passa il turno e lo fa riconoscendo con grande onestà i meriti dell’avversario:
«Fosse per la partita di oggi, la Feralpisalò avrebbe meritato di passare. Ha avuto più identità, più coraggio, più brillantezza. Ma il calcio è fatto di due atti, e noi l’andata l’abbiamo giocata in modo straordinario.»
L’episodio chiave, il gol annullato alla Feralpi, e la gestione del match:
«Non ho nemmeno esultato per la decisione del VAR. Stavamo già lavorando con lo staff per cambiare l’assetto e inserire Gomez e Ricci. È la dimostrazione che siamo rimasti concentrati, che volevamo portare a casa il risultato con ogni mezzo.»
Poi una riflessione più ampia:
«Nei playoff non vinci solo con la tecnica. Serve sofferenza, sacrificio, capacità di leggere le situazioni. Ho dovuto cambiare assetto e mettere dentro difensori, contenere, stringere i denti. Ma è anche così che si passa il turno.»
Sulla Feralpi:
«L’avevo studiata molto. Sapevo che sarebbe stata un’avversaria dura. La loro intensità, quel caos dinamico che sanno creare... è una squadra tosta, identitaria. Faccio i complimenti a mister Diana: si è dimostrato uomo e tecnico di categoria superiore.»
Infine uno sguardo al futuro:
«Ora siamo tra le ultime otto. Ho visto una Giana spettacolare, un’Atalanta U23 travolgente. Ma anche il mio Crotone continua a sorprendermi. Questo gruppo, con il cuore che mette in campo, può arrivare lontano. La sofferenza di oggi ci dà ancora più forza.»