Scuola, stabilizzazione per 66.300 precari. Metà dei posti al Nord
ROMA, 11 AGOSTO 2011- Il ministero dell'Istruzione ha reso pubblica la ripartizione, provincia per provincia, delle 66.300 assunzioni di docenti e Ata in arrivo il prossimo 1° settembre. Questo è l’esito dell'incontro a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Gianni Letta, i ministri Renato Brunetta e Mariastella Gelmini e i sindacati confederali e di categoria. [MORE]
Ed ancora una volta, ad essere penalizzati sono i precari del sud. Infatti, la gran parte delle stabilizzazioni (quasi la metà delle assunzioni totali), 30.300 prof e 36mila Ata, si concentrerà al Nord: il 46,3% di docenti (13.999 unità) e il 51% di personale amministrativo Ata (18.375 posti).
Al Sud, i posti messi a disposizione degl’insegnanti sono 9.002 (29,8%) e 10.171 di Ata (28,3 per cento). Al Centro 7.218 posti di docente (23,9%) e 7.454 di Ata (20,7 per cento).
Dal punto di vista della distribuzione territoriale, la Regione che evidenzia il maggior numero di assunti è la Lombardia con 5.091 posti di prof e 7.455 di Ata. La Regione con il minor numero di assunti è il Molise con appena 199 posti di docente e 233 di Ata.
Se si considerano le singole città, Milano vedrà la stabilizzazione di 2.180 insegnati e 3.2350 di Ata, a Roma 2.506 prof e 2.736 Ata, a Napoli 1.511 prof e 1.738 Ata, a Torino 1265 prof e 1.834 Ata. A Firenze ancora 893 prof e 681 Ata, a Palermo 317 prof e 710 Ata, a Cagliari 364 prof e 235 Ata, a Cosenza 300 prof e 348 Ata.
Diverse sono state le reazioni da parte delle varie sigle sindacali. Per il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, “In un momento difficile, aver ottenuto questo risultato sulla scuola è davvero un fatto straordinario”. Secondo Luigi Angeletti, leader della Uil, “rispetto a quanto vissuto per decenni, si è di fronte a una vera svolta per i lavoratori del settore”.
Più riflessiva l’opinione del segretario generale della Cgil, Susanna Camusso che ha parlato di “un primo risultato, positivo ma ancora insufficiente. Adesso ci batteremo non solo perchè‚ le assunzioni annunciate siano reali e operative da subito, ma soprattutto perchè‚ le soluzioni trovate non stravolgano strutturalmente il contratto di lavoro e perchè il governo assuma l'impegno concreto di coprire per i prossimi anni tutti i posti vacanti e disponibili".
Come ha affermato il segretario generale dello Snals-Confsal Marco Paolo Nigi, “Con gli impegni che ci siamo assunti, necessari per consentire le nomine in ruolo, abbiamo interpretato non solo la volontà di tanti colleghi precari ma anche l'esigenza di stabilità delle istituzioni scolastiche autonome. Diamo atto al Governo di aver mantenuto gli impegni anche in un contesto economico internazionale di indubbia difficoltà".
Adesso partirà la procedura all’Aran, sperando che la trattativa venga chiusa entro fine mese, in modo tale da immettere in ruolo i nuovi assunti entro il 31 agosto.
Rosy Merola
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