Sì del Governo alle donne un posto su 3 nei CDA Aziendali
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Sì del Governo alle donne un posto su 3 nei CDA Aziendali

mercoledì 9 marzo, 2011

Roma, 9 mar. - Si e' sbloccata al Senato la situazione sulle quote rosa nei Cda: il governo, dopo il parere negativo espresso ieri all'entrata a regime dal 2015, oggi ha deciso di rimettersi al lavoro della commissione Finanze di Palazzo Madama. In pratica, ha favorito cosi' l'approvazione dell'emendamento Germontani (ma frutto del lavoro di tutta la commissione) che prevede due mandati per i rinnovi dei Cda delle societa' quotate: al primo rinnovo previsto il 20% di donne, al secondo rinnovo nel 2015 previsto il 30%. [MORE]
Il governo ieri aveva espresso con il sottosegretario all'Economia Sonia Viale, parere contrario all'emendamento che prevedeva l'entrata a regime della norma dal 2015, insistendo invece sulla data del 2018-2021. Poi, come hanno sottolineato gli esponenti di opposizione, Elio Lannutti (Idv) e Giuliano Barbolini (Pd) "la notte ha portato consiglio".
Anche se il sottosegretario Viale tiene a precisare ai giornalisti: "La priorita' del governo era il nostro mendamento che prevedeva come data il 2021, ma e' stato approfondito il tema e ho preso atto del lavoro svolto dallacommissione. Cosi', ci siamo rimessi alla commissione".La commissione Finanze ha quindi votato tutto l'articolatoma non ancora il mandato al relatore. Adesso, i gruppi dovranno decidere se chiedere la deliberante, cioe' il via liberadirettamente in commissione senza il passaggio in aula. E suquesta opzione sembra esserci la convergenza di tutti i gruppi, ma la decisione sara' presa nelle prossime ore. "Si riunira' una nuova conferenza dei capigruppo per decidere sulla deliberante" ha spiegato la senatrice del Pdl, CinziaBonfrisco. Potrebbe anche esserci l'ipotesi della redigente che prevede l'approdo in aula senza votazioni, solo condichiarazioni di voto e voto finale.
La commissione ha inoltre approvato tre ordini del giorno:uno prevede un codice di autoregolamentazione che puo'preparare il ministero delle Pari Opportunita' per le societa'che vogliono anticipare i tempi; un secondo odg prevede agevolazioni fiscali per le societa' che dovranno convocareassemblee straordinarie per modificare gli statuti; e infine unterzo ordine del giorno che prevede che sia la Civitl'organismo di monitoraggio delle societa' pubbliche. Soddisfatta la relatrice, Maria Ida Germontani (Fli) cheringrazia il governo "per aver rispettato il lavoro dellacommissione". Anche Lannutti (Idv) che sottolinea: "Ieriabbiamo fatto bene a non rompere con l'esecutivo. L'atto diresponsabilita' e' servito". Barbolini (Pd) si aspetta la sededeliberante che, dice, "servirebbe a riconoscere il lavorosvolto dalla commissione". Le norme sulle quote rosa nei Cda entreranno in vigore dopo un anno dall'approvazione della legge (che comunque dopo il via libera del Senato, dovra' ancora passare all'esame della Camera per l'ultimo passaggio parlamentare e per il via libera definitivo). Dopo un anno, quindi, scatteranno le quote: 1/5 di donne al primo rinnovo, 1/3 al secondo. Le sanzioni, su cui si era registrato l'accordo gia' la settimana scorsa, prevedono per chi non si adegua diffida di quattro mesi, sanzione, diffida di tre mesi e infine decadenza del Cda.
(AGI,)


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