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Terremoto primarie a Napoli: le voci di dentro.

Redazione
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Terremoto primarie a Napoli: le voci di dentro.
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NAPOLI, 3 FEBBRAIO - Ad una settimana e mezzo dal voto della discordia, abbiamo cercato di ricostruire emozioni e sensazioni di un giorno di ordinaria follia pidiana attraverso la testimonianza e il punto di vista di una protagonista di quella giornata: Valeria Mucerino, sostenitrice e membro dello staff organizzativo per la campagna elettorale in favore del candidato Andrea Cozzolino, vincitore non ancora proclamato delle primarie del centrosinistra per le comunali di Napoli.[MORE]

Partiamo dalla cronaca: lei dov’era?
Io sono stata scrutatrice per Cozzolino al seggio di via Stadera a Poggioreale.
Durante la giornata di domenica, ha notato nel suo seggio accadimenti poco chiari, equivoci?
No, abbiamo riscontrato una totale regolaritá: anzi, siamo stati particolarmente fiscali perché ogni scrutatore controllava il documento d’identitá del votante in modo tale da verificare che effettivamente la residenza coincidesse col seggio di appartenenza.
Dall’interno, giungevano giá voci di reazioni polemiche da parte dei vari candidati?
No, è proprio questo il fatto che fa maggiormente discutere: durante tutta la giornata elettorale, non c’è stata nessun tipo di contestazione in nessun seggio, anche in quelli piú discussi, come Miano, via Janfollo, Corso Secondigliano, con i verbali firmati da ogni scrutatore e da ogni rappresentante di lista.
Difatti la sera noi eravamo al comitato di Andrea Cozzolino, a Corso Umberto, per festeggiare la meritata vittoria.
Qual è stata la reazione a caldo del suo candidato?
Di grande sorpresa: perché noi sapevamo di essere forti maggiormente nell’area nord di Napoli (poi oggetto di contestazione), poiché da molti anni Andrea Cozzolino si afferma in quelle zone, prendendo esattamente gli stessi voti registrati in quest’ultima occasione: alle elezioni europee, solo a Secondigliano, Cozzolino prese milleduecento voti.
Quindi era un’utenza giá molto fedele a Cozzolino…
Come anche gli stessi voti di Miano, anch’essi contestati: è vero che forse confluiscono per la prima volta tutti su Andrea Cozzolino, ma si tratta di una partecipazione che a Miano c’è sempre stata e che aveva fatto giá eleggere durante precedenti primarie sia Veltroni che Bersani. Ma in quel caso non ci furono lamentele.
In effetti sono i numeri che hanno fatto scalpore, spingendo ad esempio Veltroni a fare quella famosa battuta sui cinesi, o comunque creando una catena di situazioni imbarazzanti al’interno del partito. Non dimentichiamo, tra l’altro, che a Napoli le primarie erano quasi esclusivamente una questione di partito, perché c’era un unico candidato al di fuori del Pd. E paradossalmente proprio il Pd ne sembra uscire indebolito: la cacciata del segretario Tremante (che poi è fra i principali accusatori di Cozzolino)…
D’altra parte è inaudito che un segretario possa fare certe dichiarazioni a mezzo stampa, senza prima discuterne con le persone interessate, che tra l’altro sono membri del suo partito.
…la presidente Rosi Bindi che, su consiglio di Bersani, rimanda di un mese l’assemblea nazionale del partito, che si sarebbe dovuta tenere a Napoli a fine gennaio.
Dunque, qual è stata invece la vostra reazione?
Noi abbiamo avuto uno slogan che ci ha accompagnato durante tutta la campagna: uno contro tutti vince uno. È emblematico del fatto che non ci aspettassimo di vincere (e come noi, evidentemente anche i nostri oppositori): perché il 70% del partito (compreso il segretario provinciale e un numero infinito di consiglieri regionali, parlamentari, senatori) si è stretto attorno a Ranieri (tra l’altro pupillo del Presidente della Repubblica). Tuttavia a noi non hanno infastidito tanto le critiche puerili sui cinesi, ma piuttosto siamo indignati per la macchina del fango scatenata sulle persone, parlando di capibastone, di camorristi, oppure lanciando l’accusa che Cozzolino, nell’area nord, abbia ottenuto un grande exploit solo grazie a segrete alleanze col centrodestra. Ma è tutto falso, come testimoniano le dichiarazioni sia di Enzo Mancini (consigliere di municipalitá e presidente di seggio in quota Ranieri al seggio di Corso Secondigliano) che ha confermato la regolaritá delle votazioni, sia di Ferro (altro consigliere di municipalitá, che è stato scrutatore in quota Mancuso al discusso seggio di Miano) che addirittura si è mostrato sorpreso di fronte ai dubbi sul seggio di via Janfolla, ribadendo che “Noi le abbiamo viste le milleseicento persone che sono venute a votare; io non potró mai dire che ci sono stati degli illeciti o un voto falsato”.
Eppure in molti hanno voluto esprimere un’opinione sull’accaduto. Saviano, ad esempio, propone di ripetere le primarie.
Secondo me è irrispettoso parlare di annullamento delle primarie e chiedere di rifarle: significherebbe non tenere in considerazione la grande partecipazione democratica che c’è stata a Napoli, quelle 44000, anzi 45000 persone che sono andate a votare, che hanno pagato l’euro; infatti, in caso di azzeramento del voto, i circa cinquantamila euro raccolti dal Pd ci dovrebbero poi dire che fine farebbero.
Riconducendo la conversazione ad un piano strettamente politico: lei è un’elettrice del Pd?
Sí.
Cozzolino si è vantato di essere tra i fondatori del Pd, quindi senza dubbio un esponente di questo partito: non ritiene fallimentare la gestione da parte del partito stesso della situazione che si è venuta a creare a Napoli? Bersani ha chiesto un atto di generositá a Cozzolino e di fare un passo indietro. Mi pare di aver capito che Cozzolino non è orientato verso questa scelta.
Cozzolino non puó fare questa scelta perché non è lui che deve prendere da solo questa decisione, la deve prendere insieme alle sedicimila persone che lo hanno votato.
E nel caso in cui invece la direzione del partito chiedesse ufficialmente questo atto di generositá (com’è stato definito), quale sarebbe la risposta di Cozzolino?
Bé, io posso solo dirle che qualora la decisione del partito dovesse essere quella di annullare le primarie o di non procedere alla proclamazione di Andrea Cozzolino, io straccerei la tessera.
E in quel caso noi chiederemmo a Cozzolino di andare avanti con una lista civica.
Cozzolino si sarebbe aspettato un altro trattamento dal partito?
Lui si sarebbe aspettato la difesa del voto e invece solo per logiche di apparato o per malesseri individuali si sta gettando fango su quarantacinquemila elettori.
È sfiduciata dall’apparato politico in generale?
Per essere onesta, mi ha fatto letteralmente schifo tutto quello che è successo: il grande lavoro che abbiamo fatto per un mese e mezzo lo conosciamo noi. La nostra passione è stata gravemente offesa da queste accuse.
Quindi che cosa si augura, un ravvedimento da parte del partito?
Io innanzitutto mi auguro che non ci sia l’annullamento delle primarie e che venga riconosciuto il vicnitore. E poi penso siano d’obbligo le scuse pubbliche da parte dei candidati che hanno effettuato ricorsi senza prove certe e che hanno messo in dubbio l’onestá dei cittadini votanti.
Poi una volta ottenuto questo, si ragiona su come andare avanti.

La parola passa adesso agli altri protagonisti.

 

 


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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