Tremonti sulla questione Milanese, 'Non mi serve rubare agli italiani'
Economia Lazio

Tremonti sulla questione Milanese, 'Non mi serve rubare agli italiani'

venerdì 29 luglio, 2011

Roma, 29 luglio 2011- Il ministro dell’Economia affida la sua difesa sulla questione “Milanese” ad una lettera inviata al Corriere della Sera. In merito alla casa messagli a disposizione dall’ex consigliere economico Marco Milanese, ammette di aver accettato l’uso temporaneo di una parte dell’immobile sito al centro di Roma. La disponibilità d’uso poggiava su un accordo verbale, secondo cui Tremonti corrispondeva ogni settimana a Milanese una somma a titolo di contributo. [MORE]

A chi lo accusa che questi importi erano in nero, il ministro replica, ''Comunque nessun 'nero' e nessuna irregolarità. Trattandosi di questo tipo di rapporto tra privati cittadini non era infatti dovuta l'emissione di fattura o vietata la forma di pagamento''.


In riferimento alla sua disponibilità di liquidi, Tremonti sottolinea che la sua retribuzione gli viene corrisposta in contanti. Questa ammonta a circa 2.390 euro al mese che, rispetto ai 4.000 euro dell'affitto mensile comporta una differenza di circa 1.600 euro. Continua il Ministro, "Pur avendo ora interrotto l'attività professionale, ho accumulato titolarità di altri redditi. È tutto tracciato e tracciabile".


Sempre secondo Tremonti, se anche nel suo agire avesse commesso degli errori, comunque sia questi non sarebbero da ritenersi degl’illeciti, “In primo luogo, se qualcosa posso rimproverarmi, vi è il fatto di non aver lasciato prima l'immobile. L'ho fatto in buona fede, ma sarebbe stato senza dubbio più opportuno, dato che proprio questo è ora causa di speculazioni che avrei potuto e dovuto evitare. Con il ‘senno di poi’, ripeto, ho sbagliato”.

 
Intanto, il deputato del Pdl Marco Milanese ha deciso di passare al controattacco dichiarando di voler querelare per calunnia l'imprenditore Tommaso Di Lernia in merito alle dichiarazioni fatte ad alcuni quotidiani, a proposito del pagamento del canone di locazione della casa a Roma di cui è affittuario.


In pratica , l'imprenditore Tommaso di Lernia, arrestato perché accusato di aver pagato in sovrapprezzo in leasing una barca di Milanese in cambio di appalti dell'Enav, avrebbe riferito ai magistrati anche particolari relativi al canone di locazione della casa di via di Campo Marzio, della quale è affittuario Milanese e che è stata occupata fino a qualche tempo dal ministro dell' Economia Giulio Tremonti.


In una nota diffusa dai legali di Milanese si legge, "L'onorevole Marco Milanese a seguito delle odierne notizie giornalistiche relative alle dichiarazioni del Di Lernia, smentisce categoricamente ogni sua affermazione e informa di aver dato mandato di presentare una denuncia per calunnia, affinché l'autorità giudiziaria, finalmente smascheri la macchinazione messa in atto nei suoi confronti da gente senza scrupoli e non si limiti a raccogliere dichiarazioni calunniose spesso contrastanti ed inconciliabili".


A dire il vero, quelli che si auspicano che vengano smascherate tutte le magagne commesse e sia fatta giustizia, sono i “comuni cittadini” che, conformente a quanto sancito dalla legge, stipulano regolare contratto di locazione/affitto, registrano il suddetto all’Agenzia delle Entrate e versano la corrispondete imposta di registro a chi di dovere.

 

Rosy Merola
 


Autore
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