40 anni fa: la prima telefonata con un cellulare
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40 anni fa: la prima telefonata con un cellulare

mercoledì 2 gennaio, 2013

NEW YORK, 2 GENNAIO 2013 - Sono trascorsi 40 anni da quando l'inventore e l'imprenditore statunitense Martin Cooper fece una prima telefonata da un telefono cellulare.

Il dispositivo in questione era firmato Motorola, la celebre azienda di telecomunicazioni per cui Cooper lavorava come ingegnere ed il cui obiettivo per il 1973 era la realizzazione di un primo telefono mobile. Questo primo prototipo era davvero lontano dai telefoni cellulari a cui siamo abituati. Era ingombrante, pesante (ben 790 grammi), lungo 25 centimetri esclusa l'antenna e costava 4000 dollari! Insomma somigliava più ad un walkie-talkie, per la cui creazione Cooper si era ispirato ad il communicator del film Star Trek.[MORE]

La prima telefonata da questo "nonno" del Motorola fu effettuata dallo stesso Cooper il 3 aprile 1973 dalla Sixth Avenue di New York, proprio sotto l'ufficio del suo rivale Joel Engel, che lavorava per il laboratori Bells di AT&T e stava lavorando anche lui alla progettazione di un primo cellulare. In realtà la Bells aveva già ideato modelli di telefoni mobili ma solo per auto, ma fu proprio Cooper, in collaborazione con John Mitchell, presidente della Motorola, a credere nella possibilità per ogni essere umano di essere raggiunto in qualsiasi posto della Terra attraverso un telefono portatile. E così fu. Da una semplice utopia si può dire che ognuno di noi oggi possegga più dispositivi mobili su cui essere rintracciato, perché la tecnologia, da Cooper in poi, ha fatto passi da gigante.

La telefonata riuscì ma solo al secondo tentativo quando Cooper digitò il numero di Engel per comunicargli che lo stava chiamando da un telefono cellulare.

Il modello fu messo in commercio solo nel 1983 con il nome Motorola DynaTAC, la cui batteria pesava più del telefono e durava appena 20 minuti, dopodiché si metteva in carica per 10 ore. Insomma uno strumento, diremmo oggi noi, inutilizzabile che, per la sua forma e per il suo peso, fu soprannominato "the brick", ossia "il mattone".

Da allora ebbe inizio la "mobile revolution" e ciò che 40 anni fa era impensabile adesso è la normalità. Basta pensare che oggi con un telefono cellulare tutto facciamo tranne che effettivamente telefonare, utilizzandolo più per scambiare dati e informazioni collegati in rete, come si farebbe con un computer.

Martin Cooper oggi ha 80 anni, è il vicepresidente della Motorola e fondatore della società ArrayCom che si occupa dello sviluppo delle antenne wireless. Egli ha ancora tanta voglia di sperimentare nel campo della telefonia tanto da "predire" che un domani ‹‹i cellulari verranno impiantati direttamente sotto la pelle, dietro l'orecchio. Un computer potentissimo al nostro completo servizio››. Intanto prepara un libro di memorie e ha lanciato un modello di telefonino per anziani.

 

Valentina D'Andrea


Autore
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