L’Opera Teatrale “Fortunata di Dio” dedicata alla mistica Natuzza Evolo, in prima assoluta a maggio 2026 al Teatro Rendano Cosenza. (Lunedì al via la prevendita)
L’Opera Teatrale “Fortunata di Dio” dedicata alla mistica Natuzza Evolo, in prima assoluta
a maggio 2026 al Teatro Rendano Dfi Cosenza. (Lunedì al via la prevendita)
Debutterà sabato 23 maggio 2026 alle ore 21:00 al Teatro Rendano di Cosenza, con replica domenica 24 maggio alle ore 17:00, Fortunata di Dio, l’opera teatrale originale basata sulla vita della mistica calabrese Natuzza Evolo. Nello stesso splendido Teatro cosentino, saranno effettuati allestimento e prove generali nella settimana precedente. Lunedì al via la prevendita dei biglietti.
Sarà l’attrice di origine calabrese Annalisa Insardà ad interpretarla in quest’opera prodotta dalla Show Net srl di Ruggero Pegna, scritta da Andrea Ortis, già regista, coautore e attore in Opere moderne come La Divina Commedia Opera Musical, Van Gogh Cafè, Frida, dallo stesso Pegna, autore del libro “Miracolo d’Amore”, dedicato alla mistica che pregò per la sua guarigione da una leucemia acuta, e dal compositore Francesco Perri, autore dell’Opera su San Francesco di Paola (premiato al Winter Film Awards di New York per la Migliore Colonna Sonora con “The Guardian of The Ice”, ecc.). Fortunata di Dio si avvale, tra gli altri, della consulenza di Gianmario Pagano, autore del libretto del colossal “La Divina Commedia”, della collaborazione di Pino Nano, storico giornalista della Rai e di quella all’editing di Giusy Leone. La progettazione di light e visual design, è affidata a Virginio Levrio, firma di luci ed effetti 3D di alcune delle principali opere moderne.
Nata a Paravati di Mileto (VV) il 23 agosto 1924 e morta l'1 novembre del 2009, proprio nel giorno della Festa di Tutti i Santi, dopo l’apertura della causa di beatificazione con il nulla osta della Congregazione delle Cause dei Santi, nel 2019 Natuzza Evolo è stata riconosciuta Serva di Dio.
Mamma Natuzza, come la chiamano tutti i suoi devoti, ha ricevuto ogni giorno centinaia di persone nella sua casa di Paravati e poi nella sede della Fondazione, facendosi carico delle loro sofferenze, dispensando a tutti parole di sollievo e speranza, una risposta che li aiutasse a ritrovare il sorriso. Attraverso la preghiera, come strumento di intercessione, invocava la “grazia” per chi ne avesse bisogno. A lei, donna umile e analfabeta, si attribuiscono dialoghi con persone di ogni lingua, guarigioni inspiegabili, bilocazioni, fenomeni mistici straordinari, come stigmate, emografie, apparizioni e conversazioni con angeli, l’aldilà, la Madonna, Gesù e Santi.
La sua Chiesa, aperta ufficialmente al culto nel 2022 ed elevata a Santuario dal Vescovo Attilio Nostro nel 2024, ha come rettore Padre Michele Cordiano, il sacerdote che ne ha portato avanti la realizzazione ed ha vissuto per anni al fianco di Natuzza come suo padre spirituale. Oggi Paravati è meta di devoti e pellegrini da tutto il mondo, in particolare, in occasione delle varie ricorrenze: la Festa della Mamma, gli anniversari della nascita e della morte, l'arrivo dell'effigie del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime il 10 novembre, oltre a tutte le principali celebrazioni.
I biglietti per assistere alla prima assoluta del Teatro Rendano saranno messi in vendita da lunedì 22 dicembre online su Ticketone e in tutti i punti Ticketone. Previsti sconti per gruppi e ragazzi. Detratti i costi, gli utili saranno devoluti in beneficenza alla Fondazione. Per tutte le informazioni sull’Opera tel. 0968441888 (mail [email protected], [email protected])
“L'Opera - affermano gli autori – nasce dalla volontà di portare in scena una figura di grande devozione popolare, simbolo di spiritualità e fede, a cui sono legate importanti opere, come il Santuario Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime voluto dalla mistica e realizzato dalla sua Fondazione a Paravati di Mileto, la Villa della Gioia per malati e anziani annessa al complessoreligioso e i cosiddetti Cenacoli di Natuzza, gruppi di preghiera sparsi in tutto il mondo. Nonostante la lunga esperienza nel settore – concludono – sentiamo un fortissimo senso di responsabilità, nel rispetto della sua figura, della Fondazione e di tutti coloro che l’hanno amata, sperando di contribuire ad avvicinare ed emozionare anche chi non l’ha conosciuta.”.
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?
Iscriviti ai nostri canali ufficiali:
Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.