Allarme dei magistrati: il tunnel del Brennero è nel mirino delle mafie

domenica 5 giugno, 2011

Penetrare negli appalti che riguardano il nuovo tunnel ferroviario del Brennero, sarebbe diventata una delle mire principali delle organizzazioni criminali mafiose in questi ultimi mesi; ad affermarlo, ad una conferenza nell’ambito del ciclo di lezioni del corso "Attività amministrativa e rischi di infiltrazione criminale” organizzato dalla Trentino School of Management, è il sostituto procuratore nazionale antimafia Gianfranco Donadio. [MORE]

Riporta la notizia il “Corriere delle Alpi”, edizione regionale del “Corriere della sera”, spigando come, anche altri esperti intervenuti all’interno del seminario avrebbero confermato il monito, puntando l’attenzione su un problema che effettivamente c’è, e non solo al Sud. Come sottolinea infatti Piercamillo Davigo, Consigliere della Corte di Cassazione, la corruzione non viene mai “importata”, ma nasce sempre come “elemento autoctono del territorio”.

Nessuno quindi, è fuori pericolo, nemmeno le amene vallate trentine e altoatesine, dove, spiega il questore di Trento Giorgio Iacobone, un certo rischio sarebbe rappresentato esattamente da elementi di una vulnerabilità di tipo individuale, nel quadro però di un contesto economico finanziario basato sul sistema di credito cooperativo in cui una penetrazione massiva della malavita avrebbe probabilità di riuscita piuttosto basse.

Ma ciò non autorizza ad abbassare la guardia; come spiegano gli esperti, infatti, sarebbe in costante crescita il numero di devianze di stampo criminoso operanti nel Nordest, e il fatto che il giro di affari enorme scoperto in Lombardia non sia stato ancora venuto alla luce altrove non garantisce in alcun modo che fenomeni del genere non esistano.

Bisogna quindi, puntualizza il questore, stare attentissimi, soprattutto a fronte delle notizie che segnalano una penetrazione sempre più importante della ‘ndrangheta nella vicina zona del veronese.

Simona Peluso

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