Anno sabbatico, non solo un modo di dire
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Anno sabbatico, non solo un modo di dire

martedì 15 gennaio, 2019

ROMA, 14 gennaio - Quante volte al termine di  giornate pesanti, magari sul calare della sera, ci siamo detti " Voglio prendermi un anno sabbatico".

 E' venuto a galla da un sondaggio condotto da Airbnb che il 32% degli italiani afferma di sentirsi stressato più volte al giorno, al punto che più di 1 su 3 dichiara di aver considerato di lasciare il lavoro. Nel circuito europeo emerge che i più stressati sono i francesi (37%) seguiti da tedeschi (34%) e spagnoli (33%). Noi italiani deteniamo invece un altro record: con l'89%  di persone che afferma di non aver mai preso un periodo sabbatico, a seguito dell'Italia, c'è il Regno Unito con il 91% e sono i Paesi dove si è meno soliti concedersi una pausa. Il record dei periodi sabbatici è in India (il 50% dice di aver già preso un periodo sabbatico).

 In Italia, l'anno sabbatico è stato introdotto con la legge n. 53 del 2000, proposta dal Ministro Livia Turco , decretato nelle normative a diritto dei lavoratori, infatti è un periodo non retribuito di assenza, al termine del quale il richiedente conserva il diritto a riprendere il posto di lavoro. Il congedo può essere attivato solo a seguito di richiesta scritta e motivata del lavoratore. L'anno sabbatico è fruibile una sola volta nella vita lavorativa, e dopo almeno cinque anni di anzianità di servizio.  Alcune università o altre istituzioni che impiegano scienziati, medici o accademici, offrono un anno sabbatico retribuito come un anno benefit

Quindi stress, scadenze, scarse energie avete le ore contate, releghiamo più tempo da concedere a noi stessi, ai nostri piaceri, alle persone che amiamo, lo dice anche la Legge.

Laura Fantini

fonte immagine Foxlife.it



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