Aosta, Wassily Kandinsky e l'arte astratta tra Italia e Francia
Cultura e Spettacolo Valle d'Aosta

Aosta, Wassily Kandinsky e l'arte astratta tra Italia e Francia

mercoledì 25 luglio, 2012

AOSTA, 25 LUGLIO 2012 - Prosegue con grande successo da parte di critica e pubblico la grande mostra Wassily Kandinsky e l'arte astratta tra Italia e Francia, presso il Museo Archeologico Regionale di Aosta fino al 21 ottobre 2012. Una grande rassegna con oltre 90 opere, realizzata dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta, Milano. A cura di Alberto Fiz, con la consulenza scientifica di Pietro Bellasi e Guido Magnaguagno. Per l’occasione viene ricostruita la Sala da Musica dell’Esposizione di Architettura di Berlino del 1931 disegnata da Kandinsky e Alessandro Mendini rende un omaggio speciale al maestro russo. 
 
La rassegna a cura di Alberto Fiz, realizzata dall’Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta in collaborazione con la Fondazione Antonio Mazzotta, porta l’attenzione sull’iter creativo di Kandinsky, che prende avvio dal 1925, quando termina la stesura del fondamentale manoscritto Punto, Linea, superficie (pubblicato nel 1926) e termina nel 1944, anno della sua scomparsa.

Nel 1933 dopo l’ascesa al potere di Hitler, si trasferisce dalla Germania a Parigi dove rimane per undici anni e, sebbene appaia piuttosto isolato (Isolation è il titolo di un emblematico dipinto del 1944 esposto in quest’occasione) in una città dove dominavano i surrealisti, la sua ricerca trova nuovi stimoli giungendo a risultati del tutto innovativi, spesso non sufficientemente valorizzati. Le opere di questo periodo rappresentano una vera e propria svolta nell’indagine dell’artista e avranno effetti determinanti sulle vicende degli anni Cinquanta e Sessanta con conseguenze che si riflettono ancora oggi.[MORE]

Mettere in rilievo l’indagine del periodo parigino è uno degli obiettivi principali della mostra che presenta una serie di grandi capolavori quali Noir bigarré del 1935, Voisinage del 1939, Au milieu e Balancement del 1942.
Alle opere del grande maestro russo, circa 40 (tra cui spiccano alcuni capolavori degli anni Trenta e Quaranta mai presentati prima d’ora in Italia), si affiancano altrettante opere di artisti italiani e francesi che hanno vissuto in contatto con Kandinsky o che a lui si sono ispirati.

La mostra si apre con una sezione didattica, caratterizzata da un pannello interattivo che riproduce l’opera Noir bigarré del 1935 e offre ai visitatori la possibilità ricreare “il proprio Kandinsky”, spostando i dettagli magnetici colorati del dipinto.

Si prosegue nella sala successiva, dove le note di un piano accompagnano ad ammirare la ricostruzione della Sala della Musica dell’Esposizione di Architettura di Berlino del 1931 disegnata da Kandinsky; un ambiente di forte impatto, che accoglie importanti opere del maestro russo - realizzate dal maestro russo nella seconda metà degli anni Venti - quali Rot in Spitzform del 1925, Sichel del 1926, Schwarzes Stäbchen del 1928 e le coloratissime incisioni della serie Piccoli Mondi del 1922, disposte a raggiera su un grande tavolo espositivo.

Nelle sale successive si alternano, le opere di Wassily Kandinsky con quelle di celebri artisti italiani e francesi: Jean Arp, Sophie Taeuber-Arp, César Domela, Piero Dorazio, Gillo Dorfles, Florence Henri, Alberto Magnelli, Alessandro Mendini, Joan Miró, Gianni Monnet, Francis Picabia, Mauro Reggiani, Atanasio Soldati, Ettore Sottsass e Luigi Veronesi, fra cui si istituisce un vero e proprio dialogo fecondo e creativo. I lavori di questi artisti, caratterizzati spesso da un forte carattere cromatico e da linee movimentate, lasciano intuire l’influenza e la stretta connessione con il maestro russo.

Il percorso della mostra offre inoltre, in una sala dedicata, la registrazione della “composizione scenica” di Kandinsky, Violett, con scenografie realizzate su suo disegno, grazie alla collaborazione con lo Sprengel Museum di Hannover. La registrazione ripropone la trasposizione a cura del Verein Kunst und Bühne di Hannover tenutasi nel 1996 presso lo Sprengel Museum di Hannover. Il video fa emergere la figura poliedrica di Kandinsky, nonché la relazione tra arte e musica così importante nella sua ricerca.

Di particolare interesse è il riferimento al design di Alessandro Mendini che offre un vero e proprio omaggio attraverso la creazione di un ambiente interamente ispirato al maestro russo con un arazzo, un dipinto, una credenza, una specchiera ed il divano Kandissi del 1978, una delle realizzazioni più celebri di Studio Alchimia dove si realizza una contaminazione tra colore e forma, perfettamente coerente con le teorie di Kandinsky. Come scrive Mendini, “La composizione degli oggetti è fatta di segni visivi, gli stilemi sono degli alfabeti adatti a invadere ogni cosa. E’ un processo continuo, energetico, infinito”.  

Il carattere trasversale dell’esposizione offre l'opportunità di un'approfondita analisi critica in un contesto che coinvolge Italia e Francia e in questa direzione non mancano prospettive d’indagine, talvolta inedite, di sicuro interesse sia per gli appassionati di Arte Astratta che per chi si avvicina per la prima volta a questo genere.

“Il linguaggio sviluppato da Kandinsky come progressiva tensione di forze conduce ad un superamento dei canoni estetici tradizionali e alla conquista di nuove prospettive spaziali che saranno determinanti per l’arte del secondo dopoguerra con riflessi sull’espressionismo astratto americano”, afferma Alberto Fiz.

La mostra, che si avvale di un prestigioso comitato scientifico di cui fanno parte Pietro Bellasi, Riccardo Carazzetti e Martina Mazzotta Lanza,  è accompagnata da un’importante pubblicazione in italiano e francese, edita dalla casa editrice Gabriele Mazzotta, con testi di Alberto Fiz, Pietro Bellasi, Cristina Casero, Gillo Dorfles, Alessandro Mendini, Marco Vallora e con apparati.

 

INFORMAZIONI MOSTRA
 
Titolo                                     Wassily Kandinsky e l’arte astratta tra Italia e Francia
 
A cura di                                Alberto Fiz
 
Comitato scientifico            Pietro Bellasi, Riccardo Carazzetti, Guido Magnaguagno, Martina Mazzotta Lanza

 
Sede                                      Aosta, Museo Archeologico Regionale, Piazza Roncas 12 - www.regione.vda.it
 
Date                                       26 maggio - 21 ottobre 2012
 
Orario                                    Tutti i giorni dalle 9.00 alle 19.00
 
Ingresso                             € 5,00 intero, € 3,50 ridotto, gratuito per i minori di 18 anni e per i maggiori di 65 anni
 
Realizzazione                       Assessorato Istruzione e Cultura della Regione Autonoma Valle d’Aosta
 
In collaborazione con        Fondazione Antonio Mazzotta, Milano
 
Media partner                     La Stampa
 
Catalogo                             Edizioni Gabriele Mazzotta, Milano, Formato 24x28, 192 pagine a colori. 

                                            Testi di Pietro Bellasi, Cristina Casero, Gillo Dorfles, Alberto Fiz, Alessandro Mendini,                                               Nicoletta Ossanna Cavadini, Marco Vallora.

                                             Apparati: Antologia critica; antologia degli scritti di Kandinsky;
                                             note biografiche di tutti gli autori; bibliografia essenziale
 
Per informazioni                  Assessorato Istruzione e Cultura della Regione autonoma Valle d'Aosta
                                               Museo Archeologico Regionale, tel. 0165 275902
                                               Attività espositive, tel. 0165 274401
                                               [email protected]
                                               www.regione.vda.it

 

Notizia segnalata da Ufficio stampa Irma Bianchi Comunicazione
 

 
 
 


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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