Bce: timidi segnali di ripresa già nel 2013
Economia Lombardia

Bce: timidi segnali di ripresa già nel 2013

giovedì 8 agosto, 2013

MILANO, 07 AGOSTO 2013 – Uno spiraglio positivo per l’economia dell’Eurozona si intravede nel Bollettino mensile di agosto della Bce in cui si legge che la situazione «dovrebbe stabilizzarsi e registrare una lenta ripresa». In particolare la Bce precisa che la politica monetaria «resterà accomodante finché sarà necessario e, in questo modo, sostiene una graduale ripresa dell’attività economica nel prosieguo dell’anno e nel 2014».

Come evidenzia il sopraindicato Bollettino: «Dopo sei trimestri di contrazione dell’attività nell’area dell’euro. I recenti indicatori del clima di fiducia basati sui risultati delle indagini mostrano qualche ulteriore miglioramento, a partire da bassi livelli, dando cauta conferma all’aspettativa dello stabilizzarsi dell’attività economica su livelli contenuti». [MORE]

Per questo, l’Eurotower ha lanciato l’invito ai paesi membri di non concedersi nessun «relax sul fronte del risanamento dei bilanci pubblici dei paesi dell’Eurozona, ma anche strategie per la crescita. Quanto alle politiche di bilancio, per ricondurre il rapporto debito/PIL su un percorso discendente, i paesi dell’area dell’euro non dovrebbero vanificare gli sforzi già compiuti allo scopo di ridurre i disavanzi pubblici. Al centro andrebbero poste strategie di bilancio favorevoli alla crescita e dotate di una prospettiva di medio termine che coniughino il miglioramento della qualità e dell’efficienza dei servizi pubblici con la riduzione al minimo degli effetti distorsivi dell’imposizione fiscale».

Per questo, sottolinea la Bce: «I paesi dell’area dell’euro non dovrebbero vanificare gli sforzi già compiuti allo scopo di ridurre i disavanzi pubblici. Al centro andrebbero poste strategie di bilancio favorevoli alla crescita e dotate di una prospettiva di medio termine che coniughino il miglioramento della qualità e dell’efficienza dei servizi pubblici con la riduzione al minimo degli effetti distorsivi dell’imposizione fiscale».

Secondo l’Istituto di Francoforte: «Per potenziare l’impatto complessivo di tali strategie, gli Stati membri devono procedere a una più rapida attuazione delle necessarie riforme strutturali al fine di promuovere la competitività, la crescita e la creazione di posti di lavoro», prosegue la Bce che suggerisce come «la rimozione delle rigidità nel mercato del lavoro, la riduzione degli oneri amministrativi e il rafforzamento della concorrenza nei mercati dei beni e servizi saranno di particolare giovamento per le piccole e medie imprese. Misure di riforma strutturale, queste, essenziali per abbassare il livello attualmente elevato di disoccupazione, in particolare tra le fasce più giovani della popolazione dell’area dell’euro».

Infatti, come conclude la Bce: «I dati più recenti delle indagini congiunturali prefigurano un’ulteriore perdita di posti di lavoro e una disoccupazione crescente nel prossimo futuro».

(fonte: Bollettino Bce)

Rosy Merola


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