Bitcoin: 10 anni dall’invenzione che non ha rivoluzionato l’Italia
Cronaca Lombardia Milano

Bitcoin: 10 anni dall’invenzione che non ha rivoluzionato l’Italia

giovedì 3 settembre, 2020

Sono passati oltre dieci anni dalla creazione dei Bitcoin e dalla diffusione delle criptovalute tra le persone. Nonostante, molti sappiano che cosa sia una valuta digitale, in Italia queste non sono ancora ampiamente utilizzate come metodi di pagamento, dimostrando che la moneta che doveva rivoluzionare tutto e decentralizzare il potere economico, non sta avendo i risultati sperati.

Certo, alcuni servizi stanno iniziando ad offrire l’opzione di pagare in bitcoin o altre criptovalute. Tra questi e-commerce, ristoranti e anche casinò online come si può vedere su www.spikeslot.com, tuttavia il numero di persone che effettivamente usufruisce delle valute digitali come opzione di pagamento è veramente basso. E il problema potrebbe essere correlato alle repentine variazioni di valore, o in termini tecnici, volatilità.

Le persone vedono i Bitcoin, così come le altre migliaia di criptovalute come un asset di investimento ad alto rischio, anziché un sistema per pagare prodotti o servizi. Inoltre, a causa dell’aumento dei tentativi di truffa basati su queste valute digitali, si è sviluppata una certa diffidenza, tanto che le monete elettroniche fanno fatica ad essere viste al pari di soldi contanti o altre valute tradizionali.

Che cosa sono i Bitcoin?

Per capire perché i Bitcoin non hanno rivoluzionato il mondo dei pagamenti come sperato, è necessario spiegare che cosa sono. Si tratta della prima valuta digitale, non emessa da un’autorità pubblica o banca centralizzata. È progettata per essere trasferita, archiviata e scambiata elettronicamente in modo rapido, veloce e, soprattutto, anonimo.

I Bitcoin, come come le altre criptovalute, utilizzano una rete protetta da crittografia su cui vengono salvate e verificate tutte le transazioni. Questa rete è chiamata blockchain. Il modo in cui le valute digitali vengono distribuite o create dipende dall’asset preso in considerazione. Ad esempio, potrebbe essere creato un numero arbitrario di unità di una certa moneta assegnato a coloro che finanziano il progetto con valute tradizionali. Altre unità potrebbero essere assegnate a coloro che forniscono operazioni di verifica della rete per convalidare le transazioni. Tutto questo punta a creare un sistema tecnicamente autosufficiente, al riparo da leggi governative.

Perché i Bitcoin non sono diffusi come metodo di pagamento?

Data la natura, il valore e le caratteristiche dei Bitcoin, le persone fanno fatica ancora oggi a considerarli dei soldi veri e propri, al pari dell’euro o del dollaro. In Italia, nessuna criptovaluta funziona realmente come il denaro vero o proprio, o è diffusa come metodo di pagamento. Alcuni hanno proposto di effettuare delle operazioni per ridurre la volatilità, tuttavia, ogni azione comporta un aumento della centralizzazione della valuta elettronica stessa, distruggendo di fatto quella che era l’idea di base.

Anche la rete su cui è basata per quanto possa essere tecnologicamente avanzata e sulla carta in grado di gestire transazioni di pagamento in tempo reale per qualsiasi tipo di prodotto o servizio fa fatica a trovare utilizzatori a causa di difficoltà tecniche non a misura dell’utente medio, che vende in contanti o carte di credito un metodo più sicuro, ma soprattutto più facile da usare.


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