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Bologna, muore19enne dopo lite in strada: due indagati per omicidio preterintenzionale

Redazione
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Bologna, muore19enne dopo lite in strada: due indagati per omicidio preterintenzionale
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Tragedia alla Barca di Bologna: giovane tunisino muore dopo aggressione, due uomini indagati

Una lite improvvisa, poi il silenzio. Così si è conclusa tragicamente la sera del 25 aprile per Eddine Bader Essefi, giovane tunisino di 19 anni, deceduto dopo una caduta in via Colombi, nel quartiere Barca a Bologna. Martedì prossimo è prevista l'autopsia per chiarire le circostanze esatte della sua morte, mentre due uomini sono già stati iscritti nel registro degli indagati per omicidio preterintenzionale.

Bader era arrivato in Italia cinque anni fa, come minore non accompagnato, dalla Tunisia. Da tempo era integrato nella comunità locale, lavorando in un locale di via Saragozza, rimasto chiuso per lutto dopo la tragedia.

Secondo la testimonianza della fidanzata minorenne ai microfoni di E'tv e Mediaset, il ragazzo sarebbe stato aggredito per motivi apparentemente banali: "Bader aveva bevuto un po', ma era lucido. Ha detto a uno dei due uomini coinvolti 'togli i soldi', e da lì è iniziata l'aggressione." La giovane lo ha perso di vista durante la fuga e poco dopo lo ha trovato disteso a terra. Nel cadere avrebbe battuto violentemente la testa sul bordo del marciapiede.

Sul posto, i soccorritori del 118 hanno cercato invano di rianimare il giovane, dichiarato poi morto all'ospedale Maggiore. Gli inquirenti stanno verificando anche l'ipotesi di un possibile investimento con uno scooter, sebbene ancora non confermata ufficialmente.

I due indagati, un italiano e un nordafricano entrambi sui 30 anni, non sono stati ancora formalmente interrogati dalla Procura. Martedì prossimo il pubblico ministero Andrea De Feis conferirà l'incarico per effettuare l'autopsia che dovrà chiarire definitivamente la dinamica della tragedia.

Intanto, il quartiere Barca si è mobilitato in ricordo di Bader: durante la festa locale "Il treno di primavera" è stato organizzato un momento commemorativo con la partecipazione della comunità islamica, della presidente del quartiere Elena Gaggioli e del sindaco Matteo Lepore, che ha espresso cordoglio alla famiglia del ragazzo in Tunisia. "Seguiremo con attenzione questa vicenda dolorosa", ha dichiarato il sindaco.

La comunità parrocchiale di Sant'Andrea, vicina al luogo della tragedia, si dice sconvolta. "Siamo sgomenti per quanto successo", ha affermato don Andres Bergamini. Anche il cardinal Matteo Zuppi ha espresso vicinanza da Roma.

Sul luogo della tragedia, numerosi i fiori deposti dai residenti. Un messaggio sull'asfalto sintetizza il sentimento della comunità: "Bader vive".

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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