Caso Yara: 200 peli trovati sul corpo, due apparterrebbero alla stessa persona
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BERGAMO, 17 OTTOBRE 2014 – Sono duecento le tracce pilifere trovate sul corpo di Yara Gambirasio, la tredicenne di Brembate di Sopra scomparsa il 26 Novembre 2010 e ritrovata morta il 26 Febbraio 2011, in un campo a Chignolo d’Isola.
Duecento tracce pilifere rinvenute sul corpo di Yara
Dei duecento peli ritrovati sul corpo della tredicenne, almeno dieci sarebbero di natura umana e due apparterrebbero alla stessa persona. Non si conosce né il sesso né tantomeno l’identità della persona a cui appartengono i peli, l’unica cosa certa è che non appartengono al principale sospettato, Massimo Bossetti, il cui DNA è stato ritrovato sul cadavere della ragazzina, mischiato a quello della vittima. Le tracce pilifere rinvenute sul corpo di Yara sono senza bulbo e potrebbero essere state trasportati sul posto dal vento o in altra maniera. I due peli umani non permettono di ipotizzare la presenza di un complice sulla scena del delitto al momento dell’omicidio della tredicenne: potrebbero invece risultare utili qualora fosse necessario, in futuro, compararli con il profilo genetico di un eventuale complice, qualora emergano prove a sostegno della presenza di un secondo uomo, ma la presenza di sole due tracce non permette di avanzare l’ipotesi della presenza di una seconda persona sul posto al momento dell’omicidio.
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Almeno dieci delle tracce sono umane
Si attende l’esito delle analisi effettuate da Carlo Previderè e dalla sua collaboratrice Pierangela Grignani dei laboratori di Medicina Legale e Scienze Forensi dell’Università di Pavia, i due consulenti della pm Letizia Ruggeri, che hanno avuto ieri un incontro in procura con il pubblico ministero. Delle 200 tracce rinvenute sul corpo, almeno 10 sarebbero umane, ma non è certo che le altre siano tutte esclusivamente di origine animale: infatti, a causa del cattivo stato di conservazione o delle ridotte dimensioni dei campioni, non è stato possibile stabilire con esattezza la natura di tutte le tracce pilifere presenti sul posto. La relazione dei due esperti non è ancora stata completata ma, stando a quanto emerso fin’ora, non dovrebbe riservare alcun tipo di sorpresa, né portare a qualche sconvolgente svolta nelle indagini.
(foto www.ultimenotizieflash.com)
Elisa Lepone