Catanzaro, parte il nuovo sistema di allerta contro le aggressioni nei pronto soccorso


Firmato un protocollo per comunicazioni rapide con il 112 NUE: più sicurezza per medici e operatori sanitari
CATANZARO – Un nuovo sistema di allerta per proteggere medici e infermieri dagli episodi di violenza è stato attivato negli ospedali della provincia di Catanzaro. Questa mattina, nella Prefettura del capoluogo calabrese, è stato firmato un protocollo operativo che introduce un dispositivo in grado di generare segnali visivi e sonori e contattare immediatamente il 112 NUE (Numero unico europeo per le emergenze).
Il protocollo coinvolge gli ospedali Pugliese-Ciaccio di Catanzaro, Giovanni Paolo II di Lamezia Terme, Soverato e il presidio di Soveria Mannelli. L'obiettivo principale è quello di garantire un intervento rapido delle forze dell’ordine nei casi di aggressione al personale medico e paramedico, riducendo i tempi di risposta e aumentando il livello di sicurezza nei luoghi di cura.
Come funziona il nuovo sistema di allerta
Il sistema prevede l’utilizzo di un pulsante di emergenza riservato a situazioni specifiche, che attiva in tempo reale un collegamento diretto con la centrale operativa del 112. In alternativa, se l'operatore non potesse accedere al dispositivo, è prevista la possibilità di contattare il 112 tramite telefono, utilizzando una parola chiave concordata che consente di identificare immediatamente la richiesta di aiuto e attivare il protocollo di emergenza.
Il protocollo avrà una durata triennale e punta a:
- Accelerare i tempi di intervento delle forze dell'ordine;
- Migliorare la sicurezza per medici e personale sanitario;
- Offrire una risposta più efficace alle situazioni critiche.
Le dichiarazioni
Castrese De Rosa, prefetto di Catanzaro, ha spiegato:
"L’iniziativa nasce dall’ultima aggressione avvenuta all'ospedale di Lamezia Terme. È inaccettabile che medici e operatori subiscano violenze. Il fenomeno è diffuso ovunque e questo sistema punta a velocizzare l'intervento delle forze dell'ordine tramite il NUE 112, migliorando la gestione delle emergenze con un piano di controllo coordinato."
Giuseppe Linares, questore di Catanzaro, ha sottolineato:
"Assistiamo a una recrudescenza della violenza nella società, spesso alimentata dal disagio legato a carenze di personale sanitario. Iniziative come questa, concertate tra Prefettura, Questura, Comando provinciale dell'Arma e autorità sanitarie, mirano a garantire una tutela anticipata, eliminando potenziali criticità."
Anche il colonnello Giuseppe Mazzulla, comandante provinciale dei carabinieri, ha evidenziato l’importanza della collaborazione:
"Abbiamo voluto rafforzare il supporto agli operatori sanitari, non solo contro le aggressioni, ma anche per gestire situazioni di tensione con i familiari dei pazienti."
Alla firma del protocollo erano presenti anche Simona Carbone, commissario straordinario dell’Azienda ospedaliero-universitaria "Renato Dulbecco" di Catanzaro, Antonio Battistini, commissario straordinario dell’Asp di Catanzaro, e Gino Tosi, responsabile della Centrale unica di risposta NUE 112.
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