Champions League: Juve e Real si dividono la posta in palio. Bianconeri ancora in corsa
TORINO, 5 NOVEMBRE 2013 - La partita contro il Real Madrid per la Juventus se non era da ultima spiaggia poco ci mancava. Era importante vincere, ma è arrivato un pareggio al termine di un match spettacolare quanto avvincente tra due squadre che hanno dimostrato tutto il loro valore. Se poi il Galatasaray perde a Copenaghen i bianconeri possono anche accontentarsi e guardare con più fiducia alla qualificazione.[MORE]
Antonio Conte prende spunto da quanto di buono era stato fatto al “Santiago Bernabeu” e ripropone per l’occasione il 4-3-3 con Asamoah e Cacares pronti ad alzarsi sulla linea del centrocampo, ma attenti a rispettare le consegne difensive affidategli specie se i poco graditi avversari di turno si chiamano Cristiano Ronaldo e Bale. La Juve è determinata e si vede. La Vecchia Signora gioca bene, con ordine e grinta, e non ha paura di questo Real Madrid tanto da rinchiuderlo per tutti i primi 45 minuti nella propria metà campo.
La prima vera occasione arriva al 28’ quando Tevez si muove bene al limite dell’area di rigore e mette in mezzo per Marchisio che colpisce di testa ma trova pronto Cassilas che con un miracoloso intervento di piede respinge. Il primo decisivo episodio arriva al 40’ minuto. Il solito Tevez serve in verticale Pogba che in piena area di rigore viene messo ingenuamente a terra dal giovane connazionale Varane: rigore ineccepibile che Vidal trasforma sotto l’incrocio. È 1 a 0 Juve. Ma nei pochi minuti che separano le squadre dagli spogliatoi le merengues reagiscono subito e per poco Cristiano Ronaldo non gira in porta un buon cross dal fondo. Ma tant’è, finisce il primo tempo e ci si domanda se nella ripresa la squadra di Conte potrà reggere gli stessi ritmi.
Presto detto. L’inizio del secondo tempo per i bianconeri è devastante, da dimenticare. Guardare per credere. È il 52’ quando Cacares compie un vero e proprio suicidio, inventandosi uno scellerato retropassaggio per vie centrali con Cristiano Ronaldo che prima intercetta e dopo aver ricevuto di nuovo palla da Benzema si trova a vis-à-vis con Buffon che non ha scampo. Tutto da rifare. Ma a complicare la situazione è il crollo psicologico che la Juve evidenzia nei minuti successivi. In balia degli avversari, rischia perfino di subire poco dopo il secondo gol, con Xabi Alonso che dal limite d’area calcia di controbalzo un missile terra-aria che si stampa sulla traversa. Per fortuna è come se suonasse il gong per i bianconeri che rialzano il proprio baricentro e si rendono pericolosi al 57’ quando Pogba mette in mezzo per Marchisio che gira in porta come può ma trova prima l’ennesimo intervento di Casillas e poi sulla respinta il salvataggio sulla linea di Pepe. Ma sul fronte opposto il Real si dimostra implacabile e spietato specie se Cristiano Ronaldo gioca a campo aperto. È il 60’ quando il portoghese scende sulla sinistra apre dall’altra parte per Bale che prima punta Asamoah e poi di sinistro trova l’angolo basso al primo palo battendo Buffon.
Vantaggio che se da un lato legittima un secondo tempo più pimpante da parte degli spagnoli non rende di fatto giustizia a quanto di buono avevano fatto i padroni di casa nella prima meta di gara. Ed ecco allora che scatta l’orgoglio Juve, con i bianconeri che non ci stanno e si riscattano al 64’: Cacares vuole farsi perdonare l’erroraccio sul gol di CR7 e mette in mezzo un cross perfetto per la testa di Llorente che non sbaglia. Sul 2 a 2 la partita viaggia a ritmi di adrenalina pura. Ogni risultato è possibile e le due squadre non sembrano orientate ad accontentarsi. Ci prova prima il Real a rompere l’equilibrio con Benzema che approfitta del bel velo di Modric e di destro appena entrato in area sfiora il palo facendo prendere non poca paura all’intero Juventus Stadium. La replica della Juve passa invece dai piedi Tevez che al 77’ si accentra dalla sinistra e fa partire un violento tiro, peccato che sia centrale e Casillas può respingere. Col passare dei minuti la stanchezza inizia ad avere la meglio e dalla Danimarca continuano a giungere notizie confortanti.
Finisce così una partita davvero bella, con il Real che ipoteca il suo primato nel girone e la Juve che resta ancora in gioco. Ma adesso è vietato sbagliare.
(Immagine da repubblica.it)
Giovanni Maria Elia
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