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Che senso ha la mia vita? Le udienze di Papa Leone XIV

Don Francesco Cristofaro
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Che senso ha la mia vita? Le udienze di Papa Leone XIV
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Lo scorso 4 giugno, Papa Leone ha tenuto la sua terza catechesi durante l’udienza generale in piazza San Pietro.


Un altro racconto che nutre la nostra speranza, la parabola degli operai chiamati in diversi momenti della giornata a lavorare nella vigna.


Ha detto il Papa riferendosi al racconto: “A volte infatti abbiamo l’impressione di non riuscire a trovare un senso per la nostra vita: ci sentiamo inutili, inadeguati, proprio come degli operai che aspettano sulla piazza del mercato, in attesa che qualcuno li prenda a lavorare. Ma a volte il tempo passa, la vita scorre e non ci sentiamo riconosciuti o apprezzati. Forse non siamo arrivati in tempo, altri si sono presentati prima di noi, oppure le preoccupazioni ci hanno trattenuto altrove”.


Una volta una donna adulta mi ha detto: “padre ho studiato ma oggi non mi sento realizzata. La vita mi ha portato a fare tutt’altro”.


“Il Signore ci ricorda invece - ha sottolineato Leone - che la nostra vita vale, e il suo desiderio è di aiutarci a scoprirlo.


Anche nella parabola che oggi commentiamo ci sono degli operai in attesa di qualcuno che li prenda a giornata. Siamo nel capitolo 20 del Vangelo di Matteo e anche qui troviamo un personaggio che ha un comportamento insolito, che stupisce e interroga. È il padrone di una vigna, il quale esce di persona per andare a cercare i suoi operai. Evidentemente vuole stabilire con loro un rapporto personale.


Come dicevo, si tratta di una parabola che dà speranza, perché ci dice che questo padrone esce più volte per andare a cercare chi aspetta di dare un senso alla sua vita”.


Un padrone dal fare strano. Non si stanca di cercare. Lo fa anche quando la giornata lavorativa è quasi finita. La cosa ancora più strana è il salario dato. A tutti la stessa somma nonostante le differenti ore lavorative.


Gli operai che erano rimasti sulla piazza del mercato avevano probabilmente perso ogni speranza. Quella giornata era andata a vuoto. E invece qualcuno ha creduto ancora in loro. Che senso ha prendere degli operai solo per l’ultima ora della giornata di lavoro? Che senso ha andare a lavorare solo per un’ora? Ecco come commenta il Papa questo agire “Eppure, anche quando ci sembra di poter fare poco nella vita, ne vale sempre la pena. C’è sempre la possibilità di trovare un senso, perché Dio ama la nostra vita.


Ed ecco che l’originalità di questo padrone si vede anche alla fine della giornata, al momento della paga. Con i primi operai, quelli che vanno nella vigna all’alba, il padrone si era accordato per un denaro, che era il costo tipico di una giornata di lavoro. Agli altri dice che darà loro quello che è giusto. Ed è proprio qui che la parabola torna a provocarci: che cosa è giusto? Per il padrone della vigna, cioè per Dio, è giusto che ognuno abbia ciò che è necessario per vivere. Lui ha chiamato i lavoratori personalmente, conosce la loro dignità e in base ad essa vuole pagarli. E dà a tutti un denaro”.


Il racconto dice che gli operai della prima ora rimangono delusi: non riescono a vedere la bellezza del gesto del padrone, che non è stato ingiusto, ma semplicemente generoso, non ha guardato solo al merito, ma anche al bisogno. Dio vuole dare a tutti il suo Regno, cioè la vita piena, eterna e felice. “E così fa Gesù con noi: non fa graduatorie, - sottolinea il Papa - a chi gli apre il cuore dona tutto Sé stesso.


Alla luce di questa parabola, il cristiano di oggi potrebbe essere preso dalla tentazione di pensare: “Perché cominciare a lavorare subito? Se la remunerazione è la stessa, perché lavorare di più?”. A questi dubbi Sant’Agostino rispondeva così: «Perché dunque ritardi a seguire chi ti chiama, mentre sei sicuro del compenso ma incerto del giorno? Bada di non togliere a te stesso, a causa del tuo differire, ciò ch’egli ti darà in base alla sua promessa».


Papa Leone rivolge anche un appello ai giovani: “Vorrei dire, specialmente ai giovani, di non aspettare, ma di rispondere con entusiasmo al Signore che ci chiama a lavorare nella sua vigna. Non rimandare, rimboccati le maniche, perché il Signore è generoso e non sarai deluso! Lavorando nella sua vigna, troverai una risposta a quella domanda profonda che porti dentro di te: che senso ha la mia vita?”.


(Di Don Francesco Cristofaro)


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Scritto da Don Francesco Cristofaro

Giornalista di InfoOggi

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