Coppa Italia, al Napoli non basta il 3-2. Finale è Juventus-Lazio
Sport Campania

Coppa Italia, al Napoli non basta il 3-2. Finale è Juventus-Lazio

giovedì 6 aprile, 2017

NAPOLI, 6 APRILE - Il secondo Napoli Juventus di fila non ha tradito le attese e le aspettative del pubblico pagante. Il successo dei partenopei al San Paolo (3-2) contro la Juventus di Allegri non permette di completare la rimonta del Napoli di Sarri ma mostra la vivacità del gioco napoletano, in grado di mettere in difficoltà la regina del campionato (e del panorama calcistico italiano).[MORE]

E’ stata una gara combattuta, a tratti anche spettacolare, tra due squadre che hanno ancora una volta dimostrato di saper fare calcio. E’ stata inoltre la notte di Gonzalo Higuain, che ha risposto a critiche, fischi e qualche insulto di troppo con una doppietta capace di mandare i bianconeri in finale di Coppa Italia, inseguendo (ancora) un sogno chiamato Triplete.

La Juventus andrà dunque a caccia della storia. Con uno scudetto (il sesto consecutivo) a portata di mano, salvo clamorosi ribaltamenti, e una finale conquistata, non si deve dimenticare anche il finora positivo andamento europeo, che la tiene in corsa per la grande coppa. Quella inseguita in questi ultimi sei anni, attraverso un progetto vincente e desideroso di completare il mosaico della storia.

La personalità non manca e lo dimostra il match di ieri. Due volte avanti al San Paolo, dinanzi ad un pubblico caldissimo, prima di subire la rimonta indolore. E’ una delle sconfitte più belle di tutte, perché avvicina ancora una volta la realtà al sogno. Un sogno chiamato Triplete ma che poi sogno stesso tanto non lo è, considerato il valore di una squadra schiacciasassi e quasi mai incerta dinanzi agli appuntamenti che contano.

Quello che forse manca ancora al Napoli, fuori dalle competizioni che pure rivestivano degli obiettivi importanti. Ma resta una fondamentale priorità: la conquista del preliminare di Champions. Si può, si deve. Perché il margine di vantaggio c’è e perché forse gli uomini di Sarri hanno già dimostrato il loro superiore valore rispetto alle inseguitrici. Ma bisogna tenere il passo ed un occhio di riguardo per la rivelazione Lazio, sugli allori dopo la vittoria post-derby e la conquista di una finale che si preannuncia intensa e serrata.

Resta lo spettacolo, calano i rimpianti. Perché i partenopei escono a testa alta e con il gusto di aver piegato una squadra che a perdere non ci sta mai e che difficilmente sarà spodestata dallo scettro del calcio italiano. Il Napoli ci ha provato, con grande onore ed intensità. Il cuore non è mancato ma non è bastato, per ottenere la finale e la possibilità di chiudere la stagione con un trofeo. Ma è forse bastato al pubblico, commovente come spesso accade, e come si era già visto nell’ottavo di Champions con il Real.

Un’altra certezza si annida inoltre rispetto alle semifinali di ieri: a nessuno piace perdere anche in una competizione che aveva forse perso negli ultimi anni l’appeal di un tempo, degradando a vetrina per le seconde linee. Non è più così e le gare di questa edizione lo dimostrano. Un bene per il calcio italiano, che ha bisogno di rilanciarsi rispetto al contesto europeo, e può farlo anche ripartendo da qui.

foto da: eurofantasyleague.com

Cosimo Cataleta


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