Covid. Natale: vescovi a parroci, valutate campane a mezzanotte
Chiesa e Società Lazio Roma

Covid. Natale: vescovi a parroci, valutate campane a mezzanotte

domenica 20 dicembre, 2020

Natale: vescovi a parroci, valutate campane a mezzanotte. Indicazioni Diocesi, 'essenziale è celebrare messa in ore buio'
ROMA, 20 DIC - Prende piede tra i vescovi italiani l'iniziativa di suonare le campane all'unisono a mezzanotte nella notte di Natale: quest'anno, a causa del Covid, non si potrà celebrare oltre un orario che consenta di rientrare a casa per il coprifuoco delle 22. Così sono diversi i vescovi che in queste ore stanno girando ai parroci comunicazioni con suggerimenti per la celebrazione del Natale.

"Carissimi Confratelli - è ad esempio il messaggio di monsignor Michele Pennisi, arcivescovo di Monreale - in questo periodo di pandemia ci prepariamo a celebrare in modo inedito la festa del Natale di Gesù", "celebreremo la nascita del nostro Salvatore a casa con i familiari ma, soprattutto, nell'assemblea liturgica, attorno all'altare. A tal proposito desidero ricordare che la liturgia prevede, oltre alla messa vespertina della vigilia, le tre messe, nella notte, all'aurora e nel giorno.

Seguendo le indicazioni del Consiglio Permanente della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Episcopale Siciliana e della Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei sacramenti ricordo a tutti che, a causa dell'emergenza covid-19, quest'anno è necessario, in via eccezionale, adattare gli orari delle celebrazioni, che in ottemperanza alle disposizioni del Governo, devono concludersi in modo da consentire ai fedeli di rientrare in casa entro le ore 22. Ogni parroco, pertanto - scrive -, valuterà le proposte migliori in modo da favorire la partecipazione dei fedeli e, se necessario, potrà celebrare quattro messe.

Se richiesta bisogna fornire l'autocertificazione nella quale si dice che ci si sta spostando per partecipare ad una celebrazione religiosa". "Il dato importante per la celebrazione della notte - continua a proposito della notte del 24 - è che si celebri quando è buio per rendere evidente il senso simbolico della festa che celebra Cristo, Luce del mondo, che squarcia le tenebre della notte.

Come segno di gioia natalizia e di comunione, si propone che il 24 dicembre, a mezzanotte, in tutte le chiese dove sarà possibile, si suonino le campane a festa. Si invitano, inoltre le famiglie a mettere sul davanzale della finestra un cero come segno dell'attesa e a vivere un breve momento di preghiera con la collocazione del Bambinello nel presepe".

Non tutti i vescovi, comunque, in questo tempo di pandemia sono concordi. Nella vicina diocesi di Mazara del Vallo, monsignor Domenico Mogavero, sta ancora valutando le iniziative adeguate a tenere insieme le esigenze di culto con quelle di contenimento del contagio. Nella basilica di San Niccolò, a Lecco, che dipende dall'arcidiocesi di Milano, invece si suoneranno le campane solo rispetto all'annuncio delle messe che saranno tre: alle 17, alle 19 e alle 20 e 45.

Durante la cosiddetta prima ondata sono state tante le chiese sparse sul territorio italiano che hanno suonato le campane per vicinanza ai malati di Covid e agli anziani delle Rsa. Il cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, ha raccontato quest'estate di aver ricevuto diverse telefonate di degenti in ospedale quasi "arrabbiati" per non ricevere il suono del rintocco delle campane. Ma da marzo a dicembre la situazione è già notevolmente cambiata e c'è anche chi vuole seguire una linea di prudenza per non incentivare potenziali assembramenti.


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