Covid: Risalgono contagi e morti, annullata La Notte della Taranta. 'Focolai locali'
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Covid: Risalgono contagi e morti, annullata La Notte della Taranta. 'Focolai locali'

martedì 28 luglio, 2020

Covid: Risalgono contagi al e morti, annullata Notte Taranta. Focolai locali, nel Lazio test ad arrivo pullman Paesi a rischio
ROMA, 28 LUG - Risalgono contagi e vittime da coronavirus in Italia - con tamponi quasi raddoppiati - e la pandemia ferma la Notte della Taranta in Salento, un appuntamento affollatissimo dell'estate. I focolai locali si susseguono, ma i numeri restano bassi e sostanzialmente costanti a livello nazionale: 212 sono i nuovi infetti individuati (170 il giorno precedente), 11 le vittime (dopo quattro giorni di fila a quota 5). La Lombardia dopo quattro giorni a zero nuovi deceduti fa registrare un morto, ma ben 5 sono in Veneto. Ricoverati e pazienti in terapia intensiva sono circa un centesimo rispetto ai picchi di inizio aprile, un segno della lunga strada fatta.

I nuovi casi nelle ultime due settimane sono 5 ogni 100 mila abitanti in Italia, secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, il dato di gran lunga più ridotto tra i grandi Paesi europei. Insomma il virus circola ancora, ma ci si ammala molto meno e molto meno gravemente di prima. Così l'attenzione è tutta sui cluster localizzati. Le tappe del Festival Itinerante della Notte della Taranta nei 19 comuni del Salento, in Puglia, sono state annullate in via preventiva, dopo che il Comune di Carpignano (Lecce) ha cancellato la propria serata del 6 agosto a causa di un focolaio di Covid-19.

Il concertone del 28 agosto a Melpignano, in diretta sulla Rai, si svolgerà a porte chiuse. Altri focolai si segnalano in Valle d'Aosta - 10 casi tra i lavoratori di un alpeggio -, nelle Marche a Montecopiolo (Pesaro Urbino), dopo una festa a cui avevano partecipato molte persone e che è sfociata con 70 in isolamento, di cui 5 positivi. In Piemonte, a Saluzzo nel Cuneese, il numero dei nuovi infetti balza da 8 a 22 in pochi giorni. I casi sarebbero circoscritti ad una comunità di accoglienza, già oggetto di contagio un paio di mesi fa, che si occupa in particolar modo di migranti africani.

Nessuno dei positivi presenta sintomi gravi. I presidenti di Regione corrono ai ripari e se in Campania Vincenzo De Luca esorta a "mantenere alta la guardia", nel Lazio sono al via i test su base volontaria ai passeggeri in arrivo in pullman da tre Paesi a rischio, Romania, Bulgaria e Ucraina. Si svolgeranno alla Stazione Tiburtina di Roma, il grande hub dei bus che riportano in Italia soprattutto donne che lavorano come badanti.

A destare preoccupazione quindi soprattutto chi sta a contatto con gli anziani e le persone più fragili, le categorie maggiormente a rischio. Nel Lazio i ricoveri sono aumentati di 20 unità nelle ultime due settimane (Sicilia +18, Abruzzo +6, Puglia +4), secondo dati del ministero della Salute elaborati da Sky Tg24. Ma i numeri restano abbastanza rassicuranti in generale in Italia.

Le terapie intensive hanno addirittura il 99% di pazienti in meno rispetto ai picchi di inizio aprile (sono 40, erano oltre 4 mila). I ricoverati nel complesso sono diminuiti del 97,4% rispetto al periodo più buio dell'emergenza.


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