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BARI, 24 GENNAIO 2012 - Sabato 21 Gennaio e Domenica 22, presso il Teatro Team di Bari, per la stagione Non solo prosa ha dominato le scene il “Cyrano de Bergerac” di Edmond Rostand.
Interprete e regista un eclettico Alessandro Preziosi nei panni del cadetto di Guascogna.
La mise en scène è stata magistrale, in linea con il capolavoro di Rostand ma al contempo, alleggerita e romanzata nei punti giusti dell’opera.
Le caratteristiche classiche e imprescindibili, che connotano Cyrano come un infallibile spadaccino e un’abile poeta innamorato di Rossana (Valentina Cenni), a sua volta nei panni di esponente di spicco della corrente del Preziosimo 600esco, corrente che nell'ambito letterario fece presagire ad un ritorno del mito dell'amor cortese per opera degli scritti di Madeleine de Scudéry, (lapalissiano il riferimento alla Carte du Tendre, codice di un comportamento amoroso da rispettare, in riferimento alla cugina del Bergerac) sono state perfettamente rispettate e valorizzate.[MORE]
Nel contempo però, la regia di Preziosi, è stata in grado di dare al testo uno spirito moderno e ironico (un esempio è fornito dalla riproposizione della mimica facciale e tonale, in un momento particolare dello spettacolo, di Beppe Grillo e Carlo Verdone).
Esemplificativo di tale “maestria” è la mancata accentuazione fisica del naso sproporzionato di Cyrano che però ha lasciato trapelare il pensiero libertino di cui il cadetto era portavoce ( la sua è una posizione ribelle nei confronti dello Stato, della Chiesa e dei lacci convenzionali).
Realtà e fantasia si sono amalgamate per dilettare il pubblico in sala: tutti sanno che Cyrano è in realtà un personaggio realmente esistito ( clichè, questo, stilistico già utilizzato da Balzac nella Commedie humaine), ma i suoi monologhi, le sue riflessioni hanno proiettano il testo verso un mondo fantasioso e favolistico.
La pièce si è svolta sullo sfondo di una scenografia sobria supportata da un gioco di luci atte a valorizzare ogni singolo movimento ed espressione dei protagonisti, grazie al contributo di Nikolaj Karpov.
Il linguaggio, musicale e calibrato sulla lingua francese, appare proteiforme in funzione dei diversi generi letterari utilizzati (dal tragico al comico passando per il descrittivo) e armonioso.
(Fonte foto: www.loschermo.it)
Caterina Gatto