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Dal Molise alla Camera dei Deputati la tradizione dell’eleganza stupefacente

Redazione
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Dal Molise alla Camera dei Deputati la tradizione dell’eleganza stupefacente
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Una mattina uggiosa, così appariva quella romana del 15 dicembre appena trascorso. Le bellezze della Capitale non riuscivano a brillare di luce propria e cercando di trovare spazi utili alla ricerca di raggi solari atti a illuminare la storia, all’improvviso seppero abbagliarsi di luce immensa determinata dallo splendore di tre donne vestite con gli antichi costumi di San Polo Matese, Campobasso e Roccamandolfi. A impreziosire la bellezza delle donne, non solo la dirompenza dei costumi, ma anche le ornamenta di oro antico, che straripanti hanno acceso le lingue spente dal buio delle nuvole. Un dimesso sole, vistosi posto all’angolo del cielo, prepotentemente tornò padrone dell’Universo è al passar della bellezza molisana, tornò a illuminare, penetrando dalle ampie vedute, la bellissima “Sala delle Regine” posta al piano superiore del palazzo che ospita il parlamento italiano. La sensazione della felicità divenne palpabile, vivida, irriverente allo stesso contempo, e gli applausi scroscianti fecero da cornice all’impeccabile organizzazione della presentazione del progetto “Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale”. Un progetto a più mani che vede l’Unpli essere il principale protagonista che, nel mettere al centro il Ministero della Cultura, l’Istituto Centrale del Patrimonio Immateriale, ha reso giustizia all’inerzia della politica, rendendo anch’essa partecipe dell’incredibile lavoro di protezione e conservazione delle tradizioni popolari. Non a caso alla presentazione la Federazione Italiana Tradizioni Popolari, con il suo Presidente Gerardo Bonifati, è stata fortemente invitata alla presentazione che ha visto interpreti Angelo Mellone – Direttore intrattenimento Rai – Roberto Pella – Vice presidente ANCI -, Federico Mollicone – presidente Commissione Cultura Scienze e Istruzione della Camera – Vincenzo Santoro – responsabile dipartimento Cultura ANCI – Leandro Ventura -  Istituto Centrale del Patrimonio Immateriale – Fernando Tomasello – Fondazione Proloco Italia Ets – Pier Luigi Petrillo – Cattedra UNESCO Unitelma Sapienza – Sandro Pappalardo – Presidente ITA Airwais – Anna Maria Fallucchi – senatrice – Daniela Santanché – Ministro del Turismo – Lorenzo Fontana – presidente della Camera dei Deputati. La guida attenta della conduzione ha visto al timone Beppe Convertini e Adriana Volpe. Ad aprire la seduta che si è svolta dinanzi centinaia di promotori culturali, studiosi e rappresentanti di associazioni, il presidente dell’Unpli Tonino La Spina. Una mattinata che ha visto esprimersi la più importante logica di rinnovamento culturale degli ultimi anni, che vede al centro l’uomo, le sue radici, la tradizione, la conservazione. Nessuno è indenne al fascino della musica popolare, dell’eleganza del tempo che fu adornata di “Vestimenta” e proprio per consentire di render conto alla modernità quale oblio dell’essere, l’invito non poteva non porre accenti sul “MUVES” museo tutto molisano, diretto da Antonio Scasserra che ha saputo interpretare la partecipazione con tre bellissimi costumi originali, che nel fare da adorno alla bellissima sala, hanno catalizzato l’attenzione rendendo viva l’immaterialità di cui al progetto. Il coordinamento della partecipazione all’evento del MUVES, affidato a Maurizio Varriano, ha visto consolidare quei rapporti esterni alla regione Molise che spesso sono manchevoli di credibilità, ma soprattutto di interpretazione degli obiettivi. La regione, infatti, è l’unica in Italia a non tutelare con propria disposizione i Patrimoni Immateriali. Si spera che questa mancanza non diventi manchevolezza. Il Patrimonio Immateriale è la storia, la condizione vivente di ciò che troveremo nel prossimo futuro, ciò che rende ancora possibile, alle piccole realtà di essere restanti. Cancellarla darebbe torto ai poeti, scrittori, ai nostri avi che magicamente hanno fuso l’ambiente ai nostri paesi grazie alle tradizioni popolari, sino a render libera la cultura e la voglia di partecipazione attiva alla vita comune. Forse, azioni mirate come il Censimento del Patrimonio Culturale Immateriale - il Molise ha già censito sul portale dedicato circa 200 azioni - ridonano splendore a perfetti visi dalle chiome sfavillanti che condizionano positivamente la vita e ridonano la perduta felicità. L’invito non è quello di visitare il MUVES ma di viverlo e perché no, condividerlo da qui all’eternità! M.Varriano


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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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