Ddl - Anticorruzione: la Camera approva, ora l'esame passa al Senato
Politica Lazio

Ddl - Anticorruzione: la Camera approva, ora l'esame passa al Senato

giovedì 14 giugno, 2012

ROMA, 14 GIUGNO 2012. - Con 354 voti favorevoli, 25 contrari e 102 astenuti la Camera dei Deputati ha dato il via libera all’esame del Senato in terza lettura del disegno di legge concernente Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione.[MORE]


L’esame del Ddl-Anticcoruzione, è infatti iniziato in Senato in prima lettura il 17 maggio 2011, e in prima lettura alla Camera il 28 maggio del 2012, subendo nel corso dell’iter legislativo previsto per la sua definitiva approvazione, numerose modifiche operate con più emendamenti provenienti dalle diverse forze politiche parlamentari. L’alto numero di astenuti registratosi nella seduta di oggi (102), sembra così spiegare la delicatezza della materia oggetto della riforma avviata dal precedente Governo Berlusconi, per iniziativa dell’allora Ministro di Giustizia Angelino Alfano, e ripresa dal Governo Monti.


Le misure contenute nel Ddl-Anticorruzione infatti, non introducono solo nuove disposizioni per la trasparenza della attività amministrativa, ma riscrivono soprattutto le fattispecie penali previste in materia di concussione (induzione indebita a dare o promettere utilità) contemplando inoltre nuovi reati, per induzione, traffico di influenze illecite e corruzione per l'esercizio della funzione (art. 13) e per corruzione tra i privati la cui condotta abbia cagionato danno alla società (art. 14).


Più delicata ancora è però la previsione di cui all’art. 10 che sancisce il divieto di elettorato passivo per chi ha subito condanna giudiziaria in via definitiva per la commissione di reati gravi (associazione a delinquere o contro la Pubblica Amministrazione). Sul problema della entrata in vigore della norma sull’incandidabilità a ruoli di rilevanza politico-istituzionale per effetto dell’incompatibilità accertata, il Governo ha infatti precisato la volontà di esercitare la delega a provvedervi nel termine del mandato, ossia già in vista delle prossime elezioni politiche.


Dure, quindi, le reazioni politiche dei partiti, ciascuno fermo nelle proprie posizioni e al contempo deciso a migliorare il provvedimento al Senato, dove tra l’altro, di nuovo sarà discusso il tema della responsabilità civile dei magistrati, come configurata dall’emendamento Pini e già oggetto di forti e reiterate contrapposizioni.
 

 

SAVERIO CARISTO


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Politica.