Di Maio, pace fiscale non è condono, e poi arriva il carcere
Politica Lazio Roma

Di Maio, pace fiscale non è condono, e poi arriva il carcere

mercoledì 26 settembre, 2018

Di Maio, pace fiscale non è condono, e poi arriva il carcere. No su capitali esportati e M5s non vota soglia a 1 mln
ROMA, 26 SETTEMBRE - La Pace Fiscale "non può essere un condono perché noi non lo voteremmo: non ci possono essere scudi fiscali per conti portati all'estero; non ci sarà la soglia di un milione di euro che per noi non è accettabile" ma "una soglia che deve tenere all'interno solo le persone bisognose".

Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio a Radio Capital alla trasmissione Circo Massimo "Il tema - ha aggiunto - che ci sono tante imprese, lavoratori individuali e padri di famiglia che non hanno pagato le tasse in un momento di difficoltà, gente onesta che non poteva pagare: noi diciamo che facciamo una riforma fiscale e diciamo che quello che avete fatto in passato lo salviamo con un accordo con l'Agenzia delle Entrate, ma dopo mettiamo anche il carcere per gli evasori: perche' d'ora in poi non si sgarra più". 


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