Due morti sul lavoro in Lombardia in poche ore: tragedia nelle cave di marmo. Tre feriti in Liguria
Botticino (BS) / Faloppio (CO) – 24 giugno 2025
Due operai hanno perso la vita nel giro di un’ora in Lombardia, travolti da blocchi di marmo durante le fasi di lavorazione in cava. Le tragedie si sono consumate a Botticino, nel Bresciano, e a Faloppio, in provincia di Como. Si tratta di due episodi distinti ma incredibilmente simili, che riportano l’attenzione sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare in settori ad alto rischio come quello estrattivo.
Botticino: muore Adriano Mazzelli, operaio e allenatore di calcio giovanile
La prima vittima è Adriano Mazzelli, 53 anni, originario di Gardone Valtrompia e residente a Prevalle. L’uomo è rimasto schiacciato da un blocco di marmo mentre lavorava in una cava a Botticino, uno dei centri nevralgici dell’estrazione marmifera in Italia. Ricoverato d’urgenza, è deceduto poco dopo l’arrivo in ospedale.
Adriano non era solo un operaio esperto: era anche un punto di riferimento per molti giovani, grazie al suo impegno come allenatore di squadre dilettantistiche. “Un uomo che, nonostante la fatica del lavoro, trovava sempre la forza di educare con il pallone”, ha scritto sui social il Prevalle Calcio, ricordandolo con commozione.
Faloppio: la seconda vittima è Antonio Giuseppe Patitucci
Poco dopo, un'altra tragedia ha scosso la comunità di Faloppio, in località Fornace. A perdere la vita è stato Antonio Giuseppe Patitucci, 57 anni, originario di San Lorenzo del Vallo (CS). Anche in questo caso, il lavoratore è stato colpito da massi pesanti oltre due tonnellate. I colleghi hanno tentato di liberarlo prima dell’arrivo del 118, ma per lui non c’è stato nulla da fare.
Incidenti sul lavoro in aumento: tre feriti anche in Liguria
Queste due vittime non sono state le uniche della giornata nera per la sicurezza sul lavoro in Italia. A Santa Margherita Ligure, tre operai di una ditta di edilizia acrobatica sono rimasti feriti, due in modo grave, dopo una caduta da un’altezza considerevole in via Solimano. Ancora da chiarire le cause.
Sempre ieri, un geometra 50enne è stato travolto da un rimorchio a Lodi, rimanendo gravemente ferito. Ora è ricoverato in prognosi riservata al San Matteo di Pavia.
I sindacati: “Servono più formazione e controlli”
“Il settore delle cave e dell’edilizia è tra i più a rischio. È urgente intensificare i controlli e garantire una formazione specifica e continua”, hanno dichiarato in una nota congiunta Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil Lombardia. Anche Ugl ha espresso preoccupazione per l’ennesima escalation di infortuni, chiedendo un rafforzamento degli ispettorati.
Sicurezza sul lavoro: una priorità ancora troppo trascurata
Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per il sistema. I casi di Botticino e Faloppio, simili nella dinamica e nello scenario, dimostrano quanto ancora debba essere fatto per garantire condizioni dignitose e sicure per chi, ogni giorno, opera in ambienti pericolosi.
Serve un cambio di passo culturale e istituzionale: la sicurezza non può essere una variabile accessoria, ma deve essere integrata nei processi produttivi come valore fondamentale. Le vittime di ieri non sono numeri, ma volti, famiglie, storie spezzate.
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