Egitto, si vota nuova Costituzione. Ministero Interno ordina "sparare su chi aggredisce elettori"
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EL CAIRO, 14 GENNAIO 2014 - Da questa mattina in Egitto si vota per il referendum Costituzionale.
Una votazione davvero importante per il Paese, che vedrà impegnati ben 53 milioni di elettori chiamati ad esprimere il proprio voto.
La tensione è alle stelle in Egitto, dove quattro persone sono morte durante gli scontri avvenuti tra i dimostranti Pro-Morsi.
Visto il clima teso il ministero dell’Interno ha pensato bene di organizzare forze di intervento sparse per tutto lo Stato per garantire la regolare funzionalità delle votazioni. Stando a quanto scritto su un comunicato emanato dal ministero dell’Interno ed inviato alla stampa, è stato dato “l’ordine di sparare contro chiunque tenti di aggredire gli elettori".
Sul Cairo l’attenzione è massima visto che queste votazioni sono fondamentali per la Costituzione del Paese dopo il congelamento della precedente approvata nel 2012 ed ispirata ai fratelli musulmani, che in seguito sono stati banditi dallo stato come un’organizzazione terroristica.
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Hazem El-Beblawi, il premier del Governo, ha sottolineato come “votare è un dovere nazionale” a cui ogni elettore deve partecipare. L’affluenza, stando a quanto detto da alcuni testimoni, è a livelli storici; in particolare la parte Sud dell’Egitto, dove vivono le comunità copta, dove la gente si è recata alle urne per votare la nuova Costituzione.
Intanto in Egitto l’allerta è altissima con 160.000 agenti di polizia e di sicurezza dislocati per lo stato in modo da garantire la sicurezza nei seggi e le votazioni. Il ministro dell’Interno Mohamed Ibrahim ha inviato un messaggio a chiunque voglia boicottare o far saltare il voto : “ Saranno trattati con durezza e fermezza”.
Il 33% sarà la soglia minima di voto utile per rivendicare un successo da parte del governo ad interim; con la stessa percentuale nel 2012 veniva approvata la precedente Costituzione con il consenso del Presidente Morsi.
Emanuele Ambrosio
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