Enrico Stinchelli per la Masterclass de "l'Atelier delle Arti"
Cultura e Spettacolo Puglia

Enrico Stinchelli per la Masterclass de "l'Atelier delle Arti"

lunedì 6 febbraio, 2012

 MOLA di BARI (BA), 6 FEBBRAIO 2012- Organizzato da “L’Atelier delle Arti”, il Concerto della Masterclass “Preparazione all’ Opera lirica” ha preso forma nel salone degli affreschi del PALAZZO PESCE a Mola, sito nel cuore del paese costiero a Sud di Bari.

Sotto la direzione artistica del M° Enrico Stinchelli, famoso conduttore del “programma d’Opera più longevo della Radiotelevisione Italiana", l’evento è stato (finora) il nerbo della stagione culturale di quest’inverno. 13 esibizioni con un Stinchelli che ha curato –talentuosamente- la guida all’ascolto per ognuna di esse. Ma sono gli interpreti quelli che vanno citati.

 

Anna Maria Cappa (impossibilitata a cantare per un maligno raffreddore) e un “poggetto” tutto pepe dal nome Veronica Sinigaglia con un pezzo di Verdi, hanno fatto d’apertura. Poi, con “Romeo et Juliette” di Gounod, il “potente” Giorgio de Gioannis ha portato al cuore l’evento.

Il fascino dell’Opera lirica, così strutturato, ha portato all'alfabetizzazione -si fa per dire- di chi non mastica l'Opera e alla contemplazione intima di chi già la ama. Un elemento che lo ha permesso ha il nome del  M° Angela Pascale, al pianoforte, in accompagnamento. Idilia Annese*, è stata l’interprete di un’aria di Thomas dall’ Opera “Mignon”.[MORE] Il bassobaritono Saverio Sangiacomo si è fatto per molti una felice scoperta: su lui, la “veste” del dottor Dulcamara di Donizetti.

Con un brano tratto dalla “Turandot” di Puccini, è stata la volta di Daniela Diomede, con il delicato “Signore, Ascolta”. Sulle corde di Raffaele Gelsomino, l’inno alla gioventù dal titolo “Tra voi belle,brune e bionde” sempre di Puccini. Sul grande Mozart, stralcio tratto da “le Nozze di Figaro”, Margherita Rotondi ha dato prova di quella che il maestro chiama “la sua caratteristica aristocrazia vocale”. Ivana Padovano dopo essersi messa nei panni di “Santuzza” nell’aria della “Cavalleria Rusticana” di Mascagni, ha concluso il concerto miagolando nel “Duetto buffo dei gatti” di Rossini assieme ad Annese*. E poi la brava Nila Masala per il “Nabucco” di Verdi; la sensualità vocale ed estetica di Antonella Giovine per un “pezzo” de “La Traviata”. A "scendere", un Notturno che conosciamo tutti: quello di Offernbach, “Barcarolle”, da “les Contes d’Hoffmann” che ha fatto respirare i tempi magici della Belle Ėpoque, mentre il “Barbiere di Siviglia” ne ha concluso il programma.

In fondo, seduta in penombra dietro il folto pubblico, la figura di NICOLETTA CILIENTO, mezzosoprano conosciuto a livello internazionale (sua, tra le altre, l’esperienza artistica sotto la direzione di Riccardo Muti).

Stinchelli, ironizzando su quanti si lamentano della difficile comprensione della Lirica, ha ripreso una citazione: “L’Opera consiste nella parte del tenore che vuole portarsi a letto il soprano ma c’è sempre il baritono che non vuole”. Ma, dopo tutto questo, dopo la bravura indiscussa di ognuno di loro (i cantanti lirici che ho voluto citare), crediamo sia molto ma molto di più.
AI

 

*In foto di copertina, Stinchelli, stralcio foto ad opera di GIORGIO CAVAGLIERI


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