Euro 2025 Femminile, Italia beffata al 96': Agyemang punisce le Azzurre e porta l’Inghilterra in finale
Bonansea illude, poi l’incubo si ripete: pari al fotofinish e ko ai supplementari
Sembrava il giorno perfetto. L’Italia femminile era a pochi secondi dalla finale dell’Europeo 2025, un traguardo che mancava da ben 28 anni. Invece, proprio allo scadere, la doccia fredda: al minuto 96, Michelle Agyemang gela le speranze azzurre con il gol del pareggio, replicando la beffa inflitta pochi giorni prima alla Svezia. Un destino crudele, scritto con lo stesso copione e la stessa protagonista.
Il racconto della partita: cuore Italia, ma non basta
La semifinale, giocata a Ginevra in un’atmosfera da brividi, aveva preso una piega favorevole per le Azzurre al 33’: Barbara Bonansea, con una zampata da centravanti vera, aveva portato l’Italia in vantaggio. Le inglesi, fino a quel momento poco incisive, faticavano a trovare spazi nella compatta retroguardia italiana.
Ma proprio quando sembrava fatta, è arrivato il colpo del destino. Ancora una volta nei minuti di recupero, ancora una volta firmato Agyemang. Come nei quarti contro la Svezia, l’attaccante 19enne dell’Arsenal ha trovato il guizzo al 96’, trascinando l’Inghilterra ai tempi supplementari.
Supplementari fatali: rigore decisivo al 119'
Nel secondo tempo supplementare, a ridosso dei calci di rigore, l’arbitro croata Ivana Martincic ha assegnato un discusso calcio di rigore all’Inghilterra per un intervento di Severini. Dal dischetto si è presentata Cloe Kelly, specialista dagli undici metri. Il portiere italiano Laura Giuliani ha inizialmente parato il tiro, ma sulla respinta la stessa Kelly ha segnato il 2-1 decisivo.
Negli ultimi minuti, le Azzurre hanno tentato l’assalto finale con orgoglio e disperazione, ma l’impresa non si è concretizzata. Dopo il triplice fischio, lacrime e applausi: la squadra ha lottato con coraggio, ma il sogno si è infranto a un passo dal traguardo.
Italia fuori dalla finale: un grande Europeo, ma che beffa
Nonostante l’eliminazione, resta la consapevolezza di un’Italia cresciuta, combattiva, capace di mettere in difficoltà una delle nazionali più attrezzate d’Europa. Le ragazze di Andrea Soncin hanno dimostrato carattere e qualità, ma il destino ha deciso diversamente, premiando una Inghilterra cinica e abituata a colpire nei momenti chiave.
Il ritorno in finale europea, atteso dal 1997 (anno in cui l’Italia perse contro la Germania), dovrà ancora attendere. Ma questo gruppo ha dimostrato di poterci arrivare, e presto.
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