Franco Sicari: La mente è stanca Bianco 38° Parallelo nord
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

Franco Sicari: La mente è stanca Bianco 38° Parallelo nord

sabato 28 marzo, 2020

Oggi la giornata è luminosa e fredda. Il cielo è sereno, di un colore azzurro intenso.
Tira un vento gelido di tramontana, lieve, che smuove un poco gli alberi di arancio, vicino casa mia. Casa mia! Non ricordo più e non sò più quale possa essere! Ho cambiato in questi 63 anni della mia vita tante case e tante volte mi succede di svegliarmi e non sapere dove mi trovi!


Sigonella-Base della Marina Militare Italiana-dove ho passato 17 mesi della mia vita dopo la laurea in medicina.
Li c'erano i letti a "castello" e si dormiva in una camerata piccola.
Di inverno faceva freddo e verso ovest si vedevano i bagliori dell'Etna in eruzione. Messina, via 24 maggio, dove ho passato le notti più importanti della mia vita, ammesso che importanti, possa essere il termine giusto.


Ero al 2° anno di Medicina e rimanevo sabato e domenica da solo, in un grande appartamento. Dormivo in una stanzetta piccola con tanta forza di volonta e tanto coraggio. La vecchia casa di mia madre, sulla statale 106 a Bianco, una delle prime per chi , una volta veniva da Bovalino.
Li, ho vissuto gli anni più belli della mia vita, con i miei genitori ed i miei fratelli, i cani da caccia.


Li, dal terrazzo vedevo ogni mattino nascere Venere "dalle onde spumose del mare Jonio". Li, dal terrazzo, vedevo navigare Ulisse col suo barcone con la vela greca. Li, il mare Jonio, si colorava ogni giorno di un colore diverso.
Oggi in questa giornata tersa e fredda di Gennaio il mare è del colore dello smeraldo. I ricordi si stanno tutti esaurendo ed il tempo rimasto è ormai poco. Il viale che porta alla tomba dei miei genitori è deserto, è quasi sera.


Il cancello d'ingresso è chiuso ma una persona mi apre. La conosco bene, è sempre lei col suo mantello nero che fà vedereil cranio con le orbite vuote.
Salgo il viale.Tanti lumicini perchè i morti sono tanti.Tante fotografie e tante lapidi perchè i morti sono tanti! Piglio coraggio, cammino mentre il buio si fà più nero e si è levato pure un vento che sibila tra le imposte delle cappelle.


La tomba di mia madre è sempre li e di fronte alla porta di ingresso, mio padre, prima di morire scrisse:
"Mane nobiscum, Domine, quoniam advesperascit"
Scendo. Il viale è immerso nel buio e non ci sono più i lumi dei morti.
La morte mi aspetta al cancello, per richiuderlo, mi saluta e mi dice che "è solo questione di tempo"!

Non c'è più il Peppe della Rosa a mettersi di mezzo! Mi verrebbe voglia di sfidarla a scacchi ma forse è meglio andare via , non è il momento giusto per una partita tanto difficile e poi,ancora, ho tante cose da fare prima di chiudere il cerchio della mia vita.

(solo la fede potrà portare l'uomo moderno ,privo di morale e di ideali alla ricerca della felicità)

Franco Sicari


Autore
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