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"Habemus Papam” 2025" - Fumata bianca: è stato eletto il nuovo Papa. (Live)

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"Habemus Papam” 2025" - Fumata bianca: è stato eletto il nuovo Papa.  (Live)
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“Habemus Papam” 2025: tutto quello che succede prima dell’annuncio del nuovo Papa

Dalla fumata bianca all’“Habemus Papam”, il racconto minuto per minuto di cosa accade nella Cappella Sistina e in Vaticano durante l’elezione del nuovo Pontefice.

Una piazza San Pietro gremita, lo sguardo fisso sul comignolo della Cappella Sistina. Poi, l’attesa si trasforma in gioia: la fumata bianca annuncia l’elezione del nuovo Papa. Ma cosa succede davvero nei minuti che precedono quell’emozionante segnale e nei momenti successivi, prima dell’annuncio ufficiale dalla Loggia delle Benedizioni?

Dentro la Cappella Sistina: il momento decisivo dell’elezione papale

Secondo quanto previsto dall’Ordo Rituum Conclavis e dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, l’elezione del Papa avviene a scrutinio segreto. Appena uno dei cardinali raggiunge il numero richiesto di voti, l’elezione è canonicamente valida.

A quel punto, il primo cardinale per ordine e anzianità si rivolge all’eletto con una domanda cruciale, formulata in latino:

«Accetti la tua elezione canonica a Sommo Pontefice?».

Una volta ricevuto il “sì”, si chiede: «Con quale nome vuoi essere chiamato?».

Il maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie, agendo da notaio, insieme a due cerimonieri testimoni, redige il documento ufficiale che attesta l’accettazione e il nuovo nome scelto dal Pontefice.

L’uscita dal Conclave e l’ingresso nella “Stanza delle Lacrime”

Subito dopo il consenso, vengono bruciate le schede elettorali: è la fumata bianca, il segno visibile che emoziona il mondo intero.

Nel frattempo, il Papa eletto viene condotto nella celebre “Stanza delle Lacrime”, così chiamata per il carico emotivo che spesso travolge chi si appresta a diventare guida della Chiesa cattolica.

Lì, con l’aiuto dei cerimonieri, lascia la veste cardinalizia per indossare una delle tre vesti bianche papali già pronte, adattate alle diverse corporature. Prima di rientrare in Sistina, si raccoglie in preghiera, in silenzio.

L’omaggio dei cardinali e il canto del Te Deum

Rientrato nella Cappella Sistina, il nuovo Papa siede alla cattedra papale. Il decano dei cardinali gli rivolge un breve saluto, seguito dalla lettura del Vangelo da parte del cardinale protodiacono.

Poi, il primo dei cardinali presbiteri recita una preghiera per il nuovo Pontefice.

Tutti i cardinali presenti si inginocchiano uno alla volta davanti al Papa, manifestando la loro obbedienza.

A seguire, l’intera assemblea intona l’inno del “Te Deum”, a ringraziamento dell’elezione.

La preghiera privata nella Cappella Paolina

Prima dell’annuncio pubblico, il Papa eletto si reca nella Cappella Paolina, accanto alla Sistina. Qui si ferma ancora una volta in silenzio, per pregare davanti al Santissimo Sacramento. È un momento intimo, di raccoglimento e preparazione al primo incontro con il popolo.

L’annuncio solenne: “Habemus Papam!”

Nel frattempo, il cardinale protodiacono Dominique Mamberti si affaccia sulla Loggia delle Benedizioni della Basilica di San Pietro, affollata da migliaia di fedeli e osservata da milioni di persone in tutto il mondo.

Con voce solenne proclama:

Annuntio vobis gaudium magnum: Habemus Papam!

È il momento in cui viene svelato il nome del nuovo Vescovo di Roma e il nome che ha scelto per guidare la Chiesa. Poco dopo, il nuovo Papa si affaccia sulla stessa loggia, saluta i fedeli e impartisce la sua prima benedizione “Urbi et Orbi”, alla città di Roma e al mondo intero.

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Scritto da Redazione

Giornalista di InfoOggi

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