Gerard Depardieu, da cittadino francese a russo
Cultura e Spettacolo

Gerard Depardieu, da cittadino francese a russo

venerdì 4 gennaio, 2013

MOSCA, 4 GENNAIO 2013 - Con la salita al governo di Hollande, tempi duri per i super ricconi in Francia, messi alle strette, e costretti a pagare imposte con aliquote maggiorate del 75%, tasse extralusso insomma, per i loro cospicui guadagni. Nella casta dei miliardari, l’attore di fama internazionale Gerard Depardieu, che ai nuovi tributi non ci sta e non vuole pagarli.

Così da un mesetto a questa parte era alla ricerca di una nazione che gli desse ospitalità e una nuova cittadinanza, da esonerarsi dai doveri di cittadino francese. Andata a male la richiesta con il governo belga, finalmente ha visto venir giù la manna da cielo, con un bel passaporto nuovo di zecca, di madre Russia, firmato dal suo ormai amico governatore Vladimir Putin.[MORE]

Colmo di gioia per la lieta novella, non ha potuto che scrivere immediatamente una sentita lettera di ringraziamento: «Sì, ho fatto domanda di passaporto e ho avuto il piacere di vederla accettata. Adoro il vostro Paese, la Russia, gli uomini, la storia, i suoi scrittori. Amo farci dei film e girare con i vostri attori come Vladimir Mashkov. Adoro la vostra cultura, la vostra intelligenza. Mio papà era un comunista dell'epoca, ascoltava Radio Mosca! Anche questa è la mia cultura. In Russia si può vivere bene. Non necessariamente a Mosca, che è una megalopoli troppo grande per me. Preferisco la campagna, e conosco dei posti meravigliosi in Russia. Per esempio, un luogo che amo è dove si trova il Gosfilmofond diretto dal mio amico Nikolai Borodachev. Al limitare delle foreste di betulle, lì sto bene. E imparerò il russo. Ne ho anche parlato al mio presidente, François Hollande. Gli ho detto tutto questo. Lui sa che amo molto il vostro presidente Vladimir Putin e che è reciproco. E gli ho detto che la Russa è una grande democrazia, e che non è un Paese in cui un primo ministro tratta un cittadino in maniera meschina. Amo molto la stampa, ma è anche molto noiosa, perchè troppo spesso c'è un pensiero unico. Per rispetto al vostro presidente, e per il vostro grande Paese, quindi non ho altro da aggiungere. Se volessi aggiungere ancora qualcosa sulla Russa, una prosa che mi viene dall'anima...Che in un Paese così grande, non si è mai soli. Perché ogni albero, ogni paesaggio ci porta speranza. Non c'è meschinità in Russia, ci sono solo grandi sentimenti e dietro di essi, molta dignità. Nella vostra immensità, non mi sento mai solo, Slava Rossii!! (Gloria alla Russia!!) Spasibo!!(Grazie!!)».

Ovviamente la satira russa non si è fatta attendere, con commenti ironici dalla “controsoffittatura” al vetriolo.

«Benvenuto in Hondu-russia!»
«Vai in Cecenia, lì si sta meglio».
«Ma pagherà le tasse? O farà il servizio militare? ».
«Dategli subito la tessera di Russia Unita»,
«Ha venduto la patria per un tappetino»
«Vieni, qui si beve di continuo, si piange e si ride, tutto ciò che serve alla tua ispirazione».

Siamo sicuri, che dopo aver venduto la sua residenza parigina per la modifica cifra di cinquanta milioni di euro, andrà senz'ombra di dubbio a vivere al freddo e al gelo, per schiaffo morale nei confronti di tutti i malpensanti, poichè lui ama la Russia.

(Fonte: max.gazzetta.it, www.lettera43.it)

Rosalba Capasso


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