Giorgia Meloni al Meeting di Rimini 2025: “Costruire con mattoni nuovi per un’Italia più forte” Video
Il discorso della Premier: valori, politica internazionale, famiglia e futuro dell’Europa
Il Meeting di Rimini 2025 ha accolto la Premier Giorgia Meloni con un intervento lungo e articolato, ricco di riferimenti culturali, politici e sociali. Davanti a un pubblico numeroso, Meloni ha toccato i temi più urgenti dell’attualità: dalle sfide internazionali alla politica europea, fino alla centralità del lavoro, della famiglia e della speranza dei giovani.
Il Meeting di Rimini: un luogo di dialogo e comunità
Il Meeting, organizzato dalla Fondazione Meeting di Rimini, è da quasi mezzo secolo un punto di riferimento nel dibattito culturale e politico italiano. Meloni ha ringraziato i volontari, definiti “l’anima di questa manifestazione”, sottolineando il valore di un evento capace di promuovere il confronto anche in tempi segnati da forti polarizzazioni ideologiche.
“Costruire con mattoni nuovi”: la metafora di Eliot
Il titolo dell’edizione 2025 richiama le parole del poeta Thomas S. Eliot, che nella sua opera descrive operai intenti a edificare una chiesa in una terra ostile. Un’immagine che, per Meloni, diventa metafora dei nostri tempi, segnati dal rischio di omologazione culturale e dalla perdita di identità.
Secondo la Premier, oggi occorre “resistere al nulla” e costruire comunità solide, capaci di difendere valori, tradizione e aspirazioni spirituali.
Politica internazionale: Italia protagonista in Europa e nel mondo
Meloni ha rivendicato i risultati ottenuti in quasi tre anni di governo, sostenendo che l’Italia sia tornata a essere percepita come una nazione “forte, stabile e autorevole” a livello internazionale.
Tra i passaggi chiave:
- il sostegno all’Ucraina, con la proposta italiana per garanzie di sicurezza simili all’articolo 5 della NATO;
- la posizione sull’Israele e Gaza, ribadendo il diritto alla sicurezza dello Stato ebraico ma chiedendo anche il rispetto della proporzionalità negli attacchi;
- il Piano Mattei per l’Africa, pensato come modello di cooperazione paritaria, che punta su istruzione, lavoro e sviluppo locale.
Politiche interne: lavoro, natalità e lotta alle mafie
Grande spazio è stato riservato ai temi interni. Meloni ha ricordato gli investimenti sulla prevenzione della tossicodipendenza, l’impegno a favore delle aree più difficili del Paese (come Caivano) e le politiche per la famiglia.
Tra i provvedimenti citati:
- aumento del congedo parentale retribuito all’80%;
- asili nido gratuiti per il secondo figlio;
- un futuro piano casa per le giovani coppie;
- oltre 1 milione di posti di lavoro creati in poco più di 1000 giorni.
La Premier ha sottolineato che il lavoro resta “la vera ricchezza di una nazione”, citando l’esempio di Piergiorgio Frassati come modello di responsabilità sociale.
Riforme istituzionali: premierato e giustizia
Meloni ha ribadito la volontà di portare avanti le tre grandi riforme:
- l’elezione diretta del premier, per garantire stabilità e governabilità;
- l’autonomia differenziata, con l’obiettivo di responsabilizzare i territori;
- la riforma della giustizia, per renderla più efficiente e meno condizionata da logiche ideologiche.
Giovani e speranza: il ruolo della società civile
Il discorso si è chiuso con un appello alla società civile, ai giovani e al mondo del volontariato: “La politica da sola non ce la può fare. Abbiamo bisogno della speranza che nasce dai luoghi vivi della società”.
Meloni ha ricordato che il compito della politica è “servire il bene comune”, costruendo con mattoni nuovi un’Italia capace di affrontare le sfide future senza rinunciare alla propria identità.
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