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Gli sprechi alimentari in Italia non conoscono la crisi

Raffaele Basile
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Gli sprechi alimentari  in Italia non conoscono la crisi
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Piombino, 4 Gennaio 2012 -  Dalla vigilia di Natale a Capodanno se ne sono “andate” circa 440 mila tonnellate di cibo, pari in media a più di 50 euro a famiglia: in totale oltre 1 miliardo di euro di “avanzi”.

 E’ quanto emerge da un’indagine della Confederazione Italiana Agricoltori, la “C.i.a.” A passare con maggiore frequenza dal piatto alla pattumiera sono stati latticini, uova e carne con il 43 per cento di sprechi, seguiti dal pane con il 22 per cento, da frutta e verdura con il 19 per cento e da pasta e dolci con il 7 per cento.[MORE]

La CIA sottolinea come a conti fatti ben il 20 per cento della spesa degli italiani sia finita nella spazzatura. Se può consolare, siamo battuti abbastanza nettamente dagli statunitensi che, abituati a fare le cose in grande, non si risparmiano neanche quanto a sprechi, per cui da loro il 40 per cento degli alimenti prodotti finisce nella spazzatura.

Una débacle economica, di certo, ma anche una sconfitta per l’ambiente se si pensa che una sola tonnellata di rifiuti organici genera 4,2 tonnellate di anidride carbonica.

Raffaele Basile

 


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Scritto da Raffaele Basile

Giornalista di InfoOggi

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