Governo, Renzi: «Ci sono le condizioni per un ottimo lavoro. Lunedì in aula per la fiducia»

ROMA, 19 FEBBRAIO 2014 -  A conclusione delle dovute consultazioni con tutti le forze parlamentari, il presidente del Consiglio incaricato, Matteo Renzi, non nasconde la propria soddisfazione, convito che «ci sono le condizioni per fare un ottimo lavoro».

Adesso il passo successivo per il sindaco di Firenze, nonché segretario del Pd, sarà l’incontro questa sera con il Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, al quale riferirà l’esito delle consultazioni. Dopodiché necessiteranno 24 ore di riflessione per stilare il documento programmatico da presentare al Parlamento.

Un programma che Renzi sembra avere ben chiaro nella propria mente: «lavorerò ad un documento programmatico che sia il più concreto possibile e in grado di avvicinarci all’appuntamento del semestre europeo con una serie di riforme concrete, dai tagli dei costi della politica alle riforme costituzionali e istituzionali».

Ma il piano delle riforme è lungo e non può navigare di certo a vista: «A marzo – ha continuato Renzi – affronteremo il mondo del lavoro, la vera priorità perché chi perde il lavoro è meno interessato al cinema, poi bisognerà affrontare i temi legati all’amministrazione della giustizia di questo paese per arrivare a luglio con un’Italia in grado di raccontare cosa l’Italia vuole dall’Europa e non solo cosa l’Europa vuole dall’Italia».

La vera prova per tale programma avverrà lunedì mattina, quando il presidente del Consiglio incaricato, Matteo Renzi, si presenterà al parlamento, nella fattispecie prima al Senato e poi alla Camera per passare dal voto di fiducia. Nella giornata di sabato, intanto, Renzi scioglierà la riserva sulla squadra dei ministri che dovrebbe continuare sulla falsa riga del governo Letta.[MORE]

Tuttavia è da sottolineare come alla fine delle consultazioni, oltre al prevedibile diniego del M5S con tanto di show in diretta del leader Beppe Grillo, emerge l’apertura di Forza Italia sul tema delle riforme che resterà comunque all’opposizione. D’altronde il feeling tra Renzi e Silvio Berlusconi è storia vecchia, confermata e consolidata di recente con l’accordo sull’Italicum, che per il Cavaliere resta “intoccabile”.

(Immagine da agi.it)

Giovanni Maria Elia