Crisi internazionale: la Polonia accusa Mosca, Tusk avverte “Mai così vicini a un conflitto dalla Seconda Guerra Mondiale”

Droni russi sui cieli polacchi, Mosca nega: “Accuse infondate”. Varsavia pronta a invocare l’articolo 4 della NATO

La guerra in Ucraina, giunta al suo giorno 1.295, rischia di estendersi oltre i confini. Secondo il premier polacco Donald Tusk, nelle ultime ore ci sarebbero state molteplici violazioni dello spazio aereo nazionale da parte della Russia. I radar militari avrebbero intercettato almeno dieci droni, definiti un vero e proprio “atto di aggressione”.

Tusk ha parlato con parole durissime: “Non siamo mai stati così vicini a un conflitto dalla Seconda Guerra Mondiale”. Per questo Varsavia starebbe valutando di invocare l’articolo 4 della NATO, che prevede la consultazione immediata tra gli alleati in caso di minaccia all’integrità territoriale o alla sicurezza di uno Stato membro.

Le reazioni internazionali: da Zelensky a Meloni

L’incaricato d’affari russo in Polonia, Andrei Ordash, ha respinto le accuse definendole “infondate”, sottolineando che non vi sono prove dell’origine russa dei droni.

Sul fronte europeo, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha parlato di un “precedente estremamente pericoloso per l’Europa”, mentre la premier italiana Giorgia Meloni ha condannato l’episodio come un’“inaccettabile violazione dello spazio aereo dell’Alleanza Atlantica”.

Cosa significa invocare l’articolo 4 della NATO

L’articolo 4 del Trattato Nord Atlantico viene invocato quando uno Stato membro ritiene minacciata la propria sicurezza. Non comporta un intervento militare diretto, ma apre una fase di consultazioni tra i Paesi alleati per valutare misure di difesa comuni.

La mossa di Varsavia potrebbe segnare un punto di svolta, aumentando la tensione tra NATO e Russia in un momento già critico. Se confermate, le incursioni aeree rappresenterebbero infatti un salto di qualità nel conflitto, estendendo la guerra oltre i confini ucraini.

La crisi tra Polonia, Russia e NATO rischia dunque di trasformarsi in una nuova fase di instabilità geopolitica. Nei prossimi giorni saranno cruciali le mosse diplomatiche degli alleati per evitare un’escalation che riporterebbe l’Europa a scenari simili a quelli della metà del Novecento.