I G.C.C. su ritardi applicazione regolamento videoriprese Consigli comunali
Politica Calabria

I G.C.C. su ritardi applicazione regolamento videoriprese Consigli comunali

domenica 1 settembre, 2013

CATANZARO, 01 SETTEMBRE 2013 - Era aprile del 2013 quando al termine di una lunga e da molti osteggiata battaglia di partecipazione venivano approvati in Consiglio comunale la delibera ed il regolamento per le riprese audio video e per la trasmissione su canali televisivi e web dei lavori dell’Assemblea del Capoluogo. Un passo che poteva giustamente essere di molti ma che alla fine fu sostenuto trasversalmente solo dal voto di 16 consiglieri, tra cui lo stesso primo cittadino.

Quella delibera era immediatamente eseguibile e il Regolamento doveva entrare vigore il primo giorno del mese successivo all’esecutività della stessa deliberazione. Ma a distanza di mesi ,e nonostante l’approvazione del bilancio ritenuto da alcuni il motivo della non esecuzione, tutto è rimasto fermo ed in ragion anche dell’articolo 2 del Regolamento non si comprendono le ragioni di tale rallentamento: “Il Comune di Catanzaro attribuisce alla diffusione audio-video radio televisiva e/o attraverso web delle sedute pubbliche del Consiglio Comunale la funzione utile di favorire la partecipazione dei cittadini all’attività politico-amministrativa dell’Ente”.

Una dichiarazione di principio importante e condivisa. Il Regolamento riprendendo elementi semplici e consueti a moltissime pubbliche amministrazioni italiane prevede senza oneri per l’Ente e utilizzando proprie risorse umane la trasmissione secondo le seguenti forme: a) riprese prodotte dall’Ente e finalizzate alla trasmissione integrale delle sedute in streaming sul portale ufficiale del Comune di Catanzaro; b) riprese prodotte dall’Ente e finalizzate alla trasmissione integrale delle sedute su canali televisivi digitali; c) riprese effettuate da terzi finalizzate alla trasmissione su canali televisivi digitali o in streaming su siti d’informazione web; d) riprese realizzate da terzi nell’esercizio del diritto di cronaca.

Perché chiediamo pertanto, senza alcuna polemica, al Segretario generale del Comune di Catanzaro ed al Presidente del Consiglio comunale, non si applicano delibera e Regolamento? Perché non si procede trasmettendo i Consigli comunali dal sito del Comune di Catanzaro utilizzando le proprie risorse umane e finanziarie? Questa necessità è viva e sentita dai catanzaresi per consentire maggiore trasparenza e partecipazione. Ma anche, aggiungiamo, in ragione di fatti incresciosi ed offese personali ingiustificate verificatesi negli ultimi Consigli comunali le riprese dovrebbero consentire un comportamento maggiormente decoroso ed istituzionale da parte dei pubblici rappresentanti, vedi articolo 13 del Regolamento. Non vorremmo altresì, ma nulla ormai ci stupisce, che i ritardi possano essere legati a motivi ulteriori e non noti alla cittadinanza o inspiegabili.

E non vorremmo neanche che il Comune di Catanzaro rinunciasse alla propria prerogativa di trasmettere i Consigli comunali nel tentativo di privilegiare un privato o l’altro , o piuttosto che la trasmissione possa essere ricondotta a qualche tipo di selezione in ragione di criteri dubbi o di presunte gare ed offerte economiche. Quello delle riprese è un servizio pubblico ,nato e voluto per i cittadini catanzaresi e la loro partecipazione, che deve arrivare all’intera cittadinanza con strumenti e mezzi che lo consentano e che per definizioni deve assicurare trasparenza ed essere esso stesso trasparente. Basta capirlo, basta volerlo.[MORE]

notizia segnalata da (I gruppi consiliari di centrosinistra)


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