Il  problema  delle tasse in Italia nella commedia “Tartassati dalle tasse” con Biagio Izzo
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

Il problema delle tasse in Italia nella commedia “Tartassati dalle tasse” con Biagio Izzo

domenica 16 febbraio, 2020

LAMEZIA TERME (CZ) 16 FEB problemi dei piccoli imprenditori vessati dalle tasse con i  richiami connessi  sono stati al centro della commedia “Tartassati dalle tasse” scritta e diretta da Eduardo Tartaglia e portata in scena al Teatro Comunale Grandinetti di Lamezia Terme  nell’ambito della rassegna teatrale Vacantiandu , con la direzione artistica di Diego Ruiz e Nico Morelli, e la direzione amministrativa di Walter Vasta.  

Ad interpretare eccellentemente la pièce il grande comico Biagio Izzo tornato a Lamezia Terme dopo essere stato, tre anni fa,  protagonista  dello spettacolo “ Di’ che ti manda Picone”, ora nelle vesti dell’imprenditore  Innocenzo Tarallo  affiancato dai bravi attori  Mario Porfito (Maresciallo della Finanza Gilberto), Stefania De Francesco ( moglie del maresciallo), Arduino Speranza (Chef giapponese), Roberto Giordano ( finanziere un po’ imbranato) e  Adele Vitale ( figlia di Tarallo) , i quali hanno suscitato  negli spettatori, che hanno letteralmente invaso la platea occupando ogni ordine di posto, tante risate e divertimento  per tutta la durata dello spettacolo di  circa due ore e trenta. 

L’ilarità e l’allegria sono scaturite  dalle battute comiche o a doppio senso o dalla palese ignoranza della conoscenza della lingua italiana  e della grammatica da parte di alcuni personaggi senza però incidere  sulla leggerezza e sulla gradevolezza dello spettacolo anche se  velato da una sottile ironia e atto a far riflettere sulla legalità ed onestà con cui molte persone devono fare i conti quando sono messe alle strette di fronte ai problemi della vita. Biagio Izzo,  cinquantaquattrenne ancora piacente soprannominato Brillantone e imprenditore nel settore della ristorazione, si ritrova proprietario  di un ristorante internazionale di sushi all’ultima moda. 

Dopo tanti sacrifici Tarallo   vorrebbe godersi la vita ma ne è impedito  dal pagamento delle   tasse  eccessive, che affliggono gran parte degli italiani, anche se in realtà  guadagna poco o nulla perché lo chef giapponese, adottando la strategia del mezzo chilo, fa credere alla clientela che il ristorante sia pieno. 

Da qui cominciano i guai con il fisco e il susseguirsi   degli equivoci  che accendono i riflettori sulle motivazioni reali e reiterate delle evasioni fiscali, spesso giustificate dalla necessità di assicurare ai figli ciò che chiedono e anche quello che non chiedono con particolare riferimento ad Adele, figlia di Tarallo e ai tre figli del Maresciallo della Finanza Gilberto.   Biagio Izzo, mantenendo costante la sua dinamicità espressiva con progressivo aumento del tono umoristico dello spettacolo, è sceso  più volte in platea    ed ha comunicato col pubblico tra   battute  improvvisate  e  frasi   da copione come questa: « Io non posso pagare le tasse al commercialista se non guadagno. 

Dovremmo creare una rivoluzione generale per questo». Molto interessante  la conversazione tra Tarallo e il Maresciallo della Finanza  Gilberto per il quale « il vero sacrificio che si fa per i figli è quello di restare  onesti e non quello di evadere le tasse per assicurare loro qualcosa in più di quel che possiamo permetterci».  Dalla commedia è emerso  un significativo  messaggio secondo il quale   è necessario che i giovani  restino   a lavorare nel Sud , è opportuno  ripristinare  un buon rapporto tra padri e figli e rispettare le leggi dello Stato per perseguire il bene collettivo e non quello personale. Alla fine  dello spettacolo il pubblico ha esternato il suo apprezzamento per tutto il cast, ma soprattutto per il mattatore Biagio Izzo, con prolungati e fragorosi  applausi.

Lina Latelli Nucifero


Foto di scena



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