La Libia chiede aiuto internazionale contro il terrorismo
TRIPOLI, 20 MARZO 2014 – Il governo libico ha lanciato un appello alle Nazioni Unite e alla comunità internazionale per ricevere un aiuto concreto alla lotta al terrorismo, in un paese in cui il fenomeno sembra prendere una piega sempre peggiore, e pare stia facendo scivolare la situazione di nuovo nel caos e nell'instabilità. L'appello è arrivato a seguito di una serie di attentati e omicidi che hanno insanguinato la città orientale di Bengasi, oltre a una serie di scontri tra le forze pro-governative e le milizie ribelli che controllano i principali porti petroliferi nella Libia centrale. Le violenze non sono altro che le conseguenze dei disordini che stanno infiammando il paese nordafricano, dove il governo non è in grado di tenere a bada le milizie che hanno giocato un ruolo chiave nella caduta di Gheddafi nel 2011, e che però continuano a gestire aree del paese per il controllo di potere e per il petrolio.
[MORE]
I “gruppi terroristici” sembrano aver dichiarato guerra alle città di Bengasi e Sirte. Il governo chiede che l'appello sia accolto quanto prima, senza però specificare che tipo di aiuto si aspetta esattamente. Molti paesi occidentali, alcuni paesi arabi e africani si erano in passato impegnati a preparare migliaia di libici nella formazione di un corpo di polizia, ma il processo sembra essere rallentato drasticamente. Nel frattempo va ricordato che i principali impianti petroliferi sono fuori dal controllo di Tripoli, ma sequestrati dai gruppi ribelli. La situazione blocca le esportazioni di petrolio, linfa vitale dell'economia del paese.
Il governo sembrerebbe intenzionato a reagire alla situazione anche con la forza, ma gli esperti sono piuttosto scettici sulle reali capacità di Tripoli di fronteggiare alcune frange dei gruppi ribelli.
Foto: aljazeera.com
Dino Buonaiuto
Vuoi restare sempre aggiornato con le notizie più importanti?
Iscriviti ai nostri canali ufficiali:
Riceverai in tempo reale tutti gli aggiornamenti direttamente sul tuo smartphone.