La vicinanza della Chiesa ai sofferenti  di tutto il mondo durante la pandemia
Societa' Calabria Catanzaro

La vicinanza della Chiesa ai sofferenti di tutto il mondo durante la pandemia

martedì 9 marzo, 2021

« In questi giorni sempre più spesso in ospedale si muore soli, con o senza coronavirus, a causa delle  stringenti regole giustamente imposte per contenere la diffusione del virus. E per legge fino al 3 Aprile si viene sepolti quasi da soli: i funerali sono vietati, è concessa solo una semplice benedizione direttamente al cimitero e con poche persone». È questo un passo del libro “ La vicinanza della Chiesa in tempo di pandemia” di Don Pino Latelli, presentato nella Chiesa del Carmine di Lamezia Terme nel rispetto della normativa vigente anti Covid  in un incontro  moderato dal giornalista Salvatore D’Elia, alla presenza dell’autore e impreziosito da un intermezzo musicale condotto dal  soprano Esterina Muraca e da Maria Francesca Colella alla tastiera.

Prefato dal Vescovo della Diocesi di Lamezia Terme Giuseppe Schillaci e pubblicato dall’editore Massimo Iannicelli,  il libro « diventa    memoria storica di un triste evento  dominato dal Covid -19, che da un anno ha invaso il nostro pianeta seminando angoscia, disperazione, terrore e morte, e nel contempo indulge ad un tangibile  riconoscimento  della puntuale ed attenta vicinanza della Chiesa ai fedeli di tutta la terra di cui cerca di alleviare  le sofferenze sia attraverso  azioni   materiali che spirituali»  ha sostenuto la giornalista e professoressa Lina Latelli Nucifero che  ha tradotto in articoli, pubblicati su  testate cartacee ed online,  le riflessioni e testimonianze  che Don Pino Latelli andava esprimendo  alla luce dell’esperienza vissuta soprattutto  come sacerdote in questo difficile periodo  privo di una vita normale ed ecclesiale   per le stringenti misure di prevenzione finalizzate al contenimento della diffusione del Coronavirus.

« Nel corso della  narrazione, condotta  in forma diaristica, – chiarisce  Lina Latelli Nucifero  alla  conclusione di un breve indirizzo di saluto del parroco moderatore don Pasquale Di Cello - l’autore accompagna il lettore  in questo  accidentato percorso che ha  costretto  tutti  a chiudersi in casa nel primo lockdown e ad isolarsi dal resto del mondo, a sospendere le attività culturali, religiose e , spesso, lavorative, con  gravi disagi anche  a livello psicologico» .

 Eppure tra tanto buio campeggiano eminenti figure della Chiesa, come il Vescovo Giuseppe Schillaci e Papa Francesco che infondono fiducia al popolo di Dio esortandolo alla preghiera, alla fratellanza e alla dedizione all’altro senza mai trascurare  la sofferenza dei crocefissi del tempo della pandemia. E ognuno di essi lo fa   camminando  accanto ai disagiati   come un buon pastore  al quale  il Signore ha  affidato  il suo gregge sostenendolo e confortandolo con l’auspicio che tutto passerà e si ritornerà alla normalità.

«Ritornerà il tempo degli abbracci, della gioia, della fiducia»  afferma nel libro  il Vescovo Giuseppe Schillaci la cui presenza, insieme a quella di Papa Francesco e  altri rappresentanti del mondo cristiano lametino,regionale  e nazionale, giganteggia anche nei pensieri spirituali del mattino di Don Pino che chiudono il libro e abbracciano il periodo che va  dal 7 agosto 2020  al 6 gennaio 2021.

 «I pensieri  - commenta  Lina Latelli Nucifero - diventano a loro volta memoria storica della realtà locale , regionale e nazionale colta negli eventi religiosi più salienti  svoltisi durante la pandemia uniti  all’evocazione di personaggi incisivi o  normali del panorama cristiano. 

Dopo l’ intervento di Massimo Iannicelli sulla nuova modalità cattolica di comunicazione, tramite i mezzi tecnologici come il telefonino, per trasmettere ai fedeli i pensieri spirituali, lo stesso Don Pino ha ripreso le tematiche del libro approfondendole  con dovizie di particolari.

È seguito l’intervento conclusivo del Vescovo Giuseppe Schillaci il quale, prendendo spunto da alcune riflessioni trattate,  si è soffermato sul ruolo della comunicazione  già ideato e codificato durante il Concilio Ecumenico Vaticano II del 1965, definito come una bussola  da seguire al tempo d’oggi.  Partendo dalle riflessioni emerse nel corso dell’incontro,  il Vescovo ha commentato  lo stile di vita che ogni cristiano e la Chiesa devono seguire sull’esempio del Samaritano. Come Cristo così la Chiesa è chiamata ad assumere quello stile per essere sempre più conformata a Cristo.

« Se la Chiesa perde Cristo perde se stessa e questo lo possiamo dire anche per ogni cristiano.Una Chiesa senza Cristo o distante da Lui, non è più Chiesa» ha concluso il Vescovo confidando che le riflessioni ci aiutino a pensare ad un futuro migliore e anche ad una Lamezia più aperta, più bella, più fraterna, più umana».

Lina Latelli Nucifero

Foto dell’incontro:


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

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