"Le vie dei tesori". Palermo apre le porte alla Cultura
Cultura e Spettacolo Sicilia

"Le vie dei tesori". Palermo apre le porte alla Cultura

sabato 5 ottobre, 2013

 PALERMO, 5 OTTOBRE 2013 - Da sabato prossimo Palermo dà il via alla settima edizione de “Le vie dei tesori” , la rassegna che prevede cinquanta tesori di arte, scienza e natura visitabili con il contributo di 1 euro e cento eventi gratuiti (incontri, performance, mostre, spettacoli, passeggiate d’autore) con ospiti d’eccezione.

In quattro weekend tra ottobre (11-12-13, 18-19-20, 25-26-27) e novembre (1-2-3) la città si svela ai visitatori come mai ha fatto grazie al Festival dei luoghi e delle idee che diventa adesso una manifestazione che mette a rete tutte le principali istituzioni e associazioni della città, dal Comune alla Diocesi, dal Conservatorio di musica Vincenzo Bellini all’Accademia di Belle Arti, all’Università degli Studi di Palermo.

La manifestazione, inserita nel programma di Palermo Capitale della cultura 2019, ha per fili conduttori cinque macro argomenti che verranno approfonditi nelle più svariate sfaccettature.

I temi sono: l’eresia intesa in senso largo come “viaggio in direzione ostinata e contraria”, attualizzata al presente e declinata dalla religione all’economia.Un tema che ha come luogo simbolo le Carceri dell’Inquisizione spagnola allo Steri, uniche al mondo. Il secondo itinerario è quello della città sotterranea, dei fiumi e delle acque, sollecitato da altri luoghi, dalla cripta delle Repentite alle catacombe dei Cappuccini, della grotte ai Qanat, un percorso di straordinaria suggestione che racconta millenni di storia.  E ancora la città interculturale, radicata in luoghi come il centro Santa Chiara, nel cuore di un quartiere dove sono presenti numerose comunità di immigrati. Ma l’interculturalità è esplorata anche nella dimensione delle energie e delle esperienze più avanzate in Europa e nel mondo, dall’Austria alla Turchia, dal Giappone alla Cina. Quarto tema le donne tra opportunità e violenza, tema che attraversa altri luoghi come l’Archivio storico comunale che realizzerà una mostra con documenti inediti.E infine il Gattopardo a 50 anni dalla proiezione del film di Visconti: un omaggio a un capolavoro dei cinema e un’occasione di riflessione sui temi sollecitati dal romanzo cui è ispirato: in Sicilia tutto cambia per non cambiare mai? Per Gianfranco Marrone, delegato del rettore alla Comunicazione, “uno dei temi di questo Festival, l’eresia, in realtà può connotare semanticamente tutta la manifestazione, che ha un carattere così marcato di sfida, di scommessa, di abbattimento di barriere”.

Gli eventi sono tutti gratuiti. “Nonostante la crisi, o forse proprio come risposta alla crisi – ha detto il rettore Lagalla – abbiamo pensato in grande, utilizzando i nostri occhi non solo per piangere ma per sognare. A Palermo rischia di perdersi una parola fondamentale, che è comunità, e noi siamo convinti che questo progetto in grado di aggregare tante istituzioni e tante realtà di qualità vada proprio nel segno del fare comunità. Quel che si vuole proporre ai cittadini è un’alleanza nel segno della riappropriazione degli spazi e del piacere della conoscenza”. “Un progetto di grande qualità – ha aggiunto l’assessore comunale alla Cultura Francesco Giambrone – che deve radicarsi e diventare proposta stabile della città. Questo è un vero Festival culturale, il Festival culturale che mancava a Palermo, un’occasione strategica per fare cultura ma anche per sviluppare economia”.

Per partecipare alle visite guidate nei “tesori” e alle passeggiate bisognerà pagare 1 euro se si acquista un carnet da 10 visite (10 euro), 1 euro e 25 se se ne acquista uno per 4 visite (5 euro) o 2 euro se si vuole fare una visita singola. Non si tratta giuridicamente di un biglietto, ma di un contributo per la fruizione e la promozione del patrimonio artistico e culturale. I carnet e i biglietti singoli saranno reperibili in ogni sito aperto per la manifestazione.

Il Festival, se si esclude il supporto dell’Università e dell’assessorato alla Cultura del Comune in termini di servizi (disponibilità dei luoghi, stampa dei materiali, locandine, viaggi e alberghi per gli ospiti) e il patrocinio degli assessorati regionali ai Beni culturali e del Turismo, è del tutto autofinanziato. Ma proprio la necessità di “autosostenersi” ha portato alla nascita di un modello di imprenditorialità “non profit”.

Gli ospiti sono tutti presenti a titolo gratuito. Tra di essi ci saranno il presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro della Cultura Massimo Bray, il sindaco di Roma Ignazio Marino, l’autrice televisiva e scrittrice Serena Dandini, l’antropologo Franco La Cecla, il geologo Mario Tozzi, il musicologo Gioacchino Lanza Tomasi, i giornalisti Gianni Riotta e Marcello Sorgi, l’autrice e regista Lina Prosa, il jazzista Gianni Gebbia.
Per avere informazioni dettagliate sulle visite e gli eventi basta collegarsi al sito www.leviedeitesori.it

(foto dal sito interludehotels.wordpress.com)

Michela Franzone[MORE]

 


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