Locri, detenuto aggredisce due agenti: terzo episodio in poche settimane


LOCRI, 04 GIU. – Ancora un’aggressione nel carcere di Locri. Due agenti della Polizia penitenziaria sono stati colpiti con pugni e schiaffi da un detenuto nella serata di ieri. I due poliziotti hanno riportato contusioni giudicate guaribili in dieci giorni dai sanitari dell’ospedale.
A darne notizia è Franco Denisi, segretario provinciale del Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) di Reggio Calabria, che evidenzia come si tratti del terzo episodio di violenza in poco tempo ai danni del personale.
La vicenda ha suscitato forte preoccupazione tra i sindacati di categoria.
“Non sono più tollerabili queste continue aggressioni” – affermano in una nota Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Ciccone, segretario regionale – “ed è per questo che chiediamo all’Amministrazione penitenziaria di destinare specifici istituti alla custodia dei detenuti violenti, con applicazione del regime detentivo chiuso almeno fino a quando non dimostrano di rispettare le regole”.
I sindacalisti chiedono inoltre l’immediato trasferimento del detenuto responsabile e l’applicazione dell’articolo 14-bis dell’Ordinamento penitenziario, che prevede misure restrittive per i soggetti pericolosi.
“È inaccettabile” – denunciano – “che detenuti allontanati per motivi di sicurezza vengano poi rinviati nello stesso istituto, rischiando di rimettere a contatto vittime e aggressori.
Chi ha subito un’aggressione non può trovarsi a lavorare fianco a fianco con chi l’ha colpito”.
Il caso di Locri riaccende i riflettori sulla sicurezza all’interno delle strutture penitenziarie e sulle condizioni di lavoro degli agenti, sempre più esposti a episodi di violenza senza strumenti adeguati per prevenirli o contrastarli efficacemente.