Napoli-Catania 1-0, vittoria di misura ma...fondamentale!
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Napoli-Catania 1-0, vittoria di misura ma...fondamentale!

lunedì 21 febbraio, 2011

NAPOLI, 21 FEBBRAIO -  Il Napoli continua il suo personale e, quanto mai scaramantico, percorso verso…beh avete capito.

La partita non era semplice per tanti motivi:
1- il Catania non è una squadra facile e ha giocatori più forti di quello che dice la classifica
2- la stanchezza post Villareal poteva farsi sentire
3- la delusione per la squalifica di Lavezzi  poteva trasformarsi in un micidiale boomerang
4- sapere che Inter e Milan avevano vinto con vistosi aiuti arbitrali, poteva far credere che ogni sforzo risultasse comunque vano.

Analizziamo i punti singolarmente.[MORE]

La partita in se non è stata semplice, il Catania era venuto al S.Paolo per prendersi un tranquillo punto di sopravvivenza e infatti già dall’inizio si è chiusa in difesa, rinunciando addirittura ad un certo Maxi Lopez (che non volesse far male alla sua prossima squadra?).

Il Napoli ha palleggiato tanto nell’area avversaria, ma senza gli scatti di Lavezzi gli spazi risultavano sempre stretti e ben coperti, e quando Cavani ha sbagliato il rigore si è avuta la sensazione che stavolta gli scongiuri non sarebbero stati comunque utili.

Invece arriva il gol di Zuniga che di fatto rilassa e rassicura gli animi azzurri, sia in campo che sugli spalti. Ottima la prova del colombiano, che finalmente sta dimostrando con costanza perché fu acquistato a suo tempo dal Siena; ormai è il 13° titolare.

Se vi state chiedendo chi sia il 12°, beh naturalmente Yebda che nella prima partita giocata per tutti i 90 minuti dimostra di essere molto più affidabile di Gargano. Quest’ultimo entra dopo un’ora di gioco al posto di Pazienza, che stava rischiando il secondo giallo per fermare le avanzate degli etnei, e sul finire della gara regala un’occasione d’oro agli avversari sbagliando, tanto per cambiare, un semplice passaggio in orizzontale; fortuna che l’errore non si sia rivelato decisivo, ma comincio a chiedermi quanto credito vanti il furetto con la fortuna!

Eravamo a 13 con il conto dei titolari, ma questa partita ci regala il 14°: Santacroce. Grandissima la prova del difensore azzurro! E’ preciso e sicuro su tutti, ripeto tutti, gli interventi in difesa; si sgancia in avanti quando trova gli spazi giusti senza mai essere lezioso; a fine partita, a causa di un infortunio muscolare, si sposta in attacco lasciando il posto a Maggio (strepitosa la forma fisica di quest’ultimo!) e mantenendo comunque in apprensione la difesa avversaria.
Finalmente si è rivisto il giocatore che aveva meritato la convocazione in nazionale…ritrovato!

Sul 15° titolare punterei personalmente su Mascara più che sul principito Sosa. Non perché quest’ultimo sia meno forte del primo, ma per le differenti caratteristiche: l’ex-catanese può essere un degno sostituto del Pocho, e, da quanto scalpita, credo ne avremo conferma contro il Milan; l’argentino è più un centrocampista rifinitore che una seconda punta, quindi non gli si può chiedere di essere incisivo in attacco.

La stanchezza di cui parlavo all’inizio comincia purtroppo a farsi sentire.
Cavani ne risente chiaramente visto che non riesce più ad essere incisivo come prima, ma in generale la squadra tutta, dopo il primo quarto d’ora della ripresa nel quale ha tentato il tutto per tutto per mettere a sicuro il risultato, ha fisicamente mollato nella mezz’ora finale lasciando completamente l’iniziativa al Catania.

Si riveleranno a questo punto fondamentali gli “altri titolari” menzionati. Per ora bisogna solo fare i complimenti a Mazzarri che sta gestendo le risorse al meglio, peccato che né Lucarelli né il giovane Dumitru possano sostituire questo Cavani.

Concludo l’articolo con l’argomento Lavezzi.
Il ricorso del Napoli non raggiunge l’obiettivo sperato, tre turni erano e tre turni restano. Non voglio entrare nella polemica del filmato diverso tra Sky e Mediaset, anche perché sarebbe inutile visto che l’unica differenza sembra essere un tecnologico zoom, ma restano i dubbi sulle procedure seguite. Il secondo filmato (che sia stato o meno utile è irrilevante) è arrivato comunque in aula senza che i legali del Napoli ne sapessero nulla; e inoltre resta il mistero della stessa pena combinata sia al provocatore Rosi che al reazionario Lavezzi, circostanza mai verificatasi in precedenza.

Se a queste “stranezze” aggiungiamo che il Milan è andato in vantaggio contro il Chievo grazie ad un controllo di braccio di Robinho, non visto dall’arbitro che pure era in una posizione pressochè perfetta (quel Banti che già in passato ha avuto sviste clamorose tutte “casualmente” a vantaggio dei rossoneri); e che prima ancora l’Inter avesse vinto con un gol che vedeva in posizione di netto fuorigioco non uno, bensì due giocatori nerazzurri, entrambi addirittura oltre il portiere cagliaritano…viene da chiedersi se davvero “qualcuno” preferisca che il Napoli resti la squadra simpatica che è stata per 60 anni, piuttosto che tornare ad essere il Napoli bello e vincente di Maradoniana memoria.


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