Dire basta anche a malasanita' e cattiva gestione cosa pubblica
Catanzaro, 21 aprile 2001 - ''Bisogna impedire alla cultura della morte di innescare la sua potenza distruttrice: guerre, odio, illegalita', terrorismo e criminalita', immoralita' e miseria, asservimento dei deboli e abusi sui minori''. Lo dice l'arcivescovo di Catanzaro, mons. Antonio Ciliberti [MORE]nel suo messaggio augurale di Pasqua. ''Nella nostra Regione - aggiunge - la cultura della morte assume forme particolari: criminalita' organizzata, corruzione, malasanita', cattiva gestione della cosa pubblica, mancanza di politiche sociali, individualismo, sfruttamento del lavoro nero, rassegnazione, fatalismo''.
(Ansa).
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