New York, annunciata l'imminente chiusura di RaiCorporation

sabato 24 dicembre, 2011

ROMA, 24 DICEMBRE 2011 – Quell’ufficio sulla 6th avenue rappresentava quel rimasuglio di sogno americano che a breve non ci sarà più. Notevoli i cambiamenti previsti per un riassetto del servizio pubblico, mentre passano le giornate di sciopero e gli annunci ufficiali di chiusure imminenti. Così è arrivata tre giorni fa la delibera del Cda di Viale Mazzini, Rai Corporation (New York) chiuderà i battenti lasciando per strada una quarantina di dipendenti. [MORE]

Sindacati sul piede di guerra si muovono oltreoceano e non. Sparisce la corporation, rimane l’ufficio corrispondenza ridotto all’osso. Per la logistica la Rai si appoggerà ad Associated Press TV. I motivi? Questioni di budget. Una risposta che suona strana se si considera che in definitiva la Rai spenderà ben un milione di dollari in più rispetto alla vecchia convenzione. A confermarlo anche il quotidiano economico Italia Oggi. Convenienza di chi? Ai posteri l’ardua sentenza.

Spese a vuoto per un bilancio ulteriormente affossato da introiti nulli, questa la colpa imputata al direttore generale della Rai Corporation Guido Corso. E come se non fosse già abbastanza torna a fare capolino Minzolini, minacciando addirittura di riprendersi la direzione del Tg1. Intervistato dai microfoni di Ma Anche No (LA7), ha confermato ad Antonello Piroso di non avere la ben che minima idea di andare a New York, volendo piuttosto “capire per quale motivo sono stato oggetto dell’applicazione di questa legge”. Utilizzo di una legge riguardante i dipendenti pubblici che, secondo Minzolini, rappresenterebbe una vera e propria “forzatura, dato che la Rai è una società per azioni”. E a chi gli imputa il tracollo del TG1 Minzolini riserva poche, schiette parole: “è colpa della digitalizzazione. Il nuovo direttore non sta andando meglio”.

Cecilia Andrea Bacci

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