No agli Esami di Stato in presenza
Cultura e Spettacolo Calabria Catanzaro

No agli Esami di Stato in presenza

lunedì 4 maggio, 2020

Fermare gli Esami di Stato in presenza per  tutelare la salute pubblica è  quanto chiedono Scuola Bene Comune, Partigiani della Scuola Pubblica, Federscuola, Scuola & Politica  avvalendosi di una petizione indirizzata  a Mattarella, Conte e Azzolina. La proposta nasce dalla volontà di   permettere  agli studenti, ai docenti e ai cittadini tutti di potersi esprimere su decisioni prese dall’alto  e di evitare di creare nel periodo estivo nuovi focolai con gli Esami di Stato in presenza. Ancora si è in tempo a fermarli   in quanto non fanno Pil e  farlo in remoto fa anche risparmiare lo Stato. Scuola Bene Comune, Partigiani della Scuola Pubblica, Federscuola, Scuola & Politica ritengono che « va fermata una politica che ha negato gli effetti del Coronavirus per tre settimane e ora sta offrendo un assist formidabile al Covid 19 con gli Esami di Stato in presenza per andare ancora in goal in piena estate».   Lo  Stato vorrebbe aprire anche sperimentalmente le scuole dell’Infanzia dimenticando l’insegnamento che proviene dai morti di Bergamo e  non indicando gli accorgimenti per evitare i contagi nelle scuole.

«Noi - affermano  i  promotori della petizione -  abbiamo elencato tutti gli accorgimenti , tra cui un tampone 5 giorni prima a tutti gli studenti (500.000) e a tutti i 13.000 commissari e a tutto il personale Ata e poi andrebbero testati tutti gli over 55 ( nota Inail ) , esonerati gli immunodepressi, mentre già è norma esonerare i beneficiari della 104/92 art.21 e art. 33 comma 5, 5, 7. Come le formerete le commissioni?».  Al fine di salvaguardare  la sicurezza , il diritto alla salute, che è un bene comune, Scuola Bene Comune, Partigiani della Scuola Pubblica, Federistruzione e il gruppo Scuola & Politica propongono, agli Esami di Stato in presenza, altre alternative richiamandosi alla Didattica a Distanza.

«Ci hanno parlato   di D.a.D. per mesi magnificandola e elogiando le sue magnifiche sorti progressive e adesso non si possono fare gli esami a distanza in una situazione di emergenza? Perché? Eppure in questi mesi gli studenti universitari si stanno laureando a distanza» sostengono i promotori della petizione esortando i cittadini a firmare e a fare firmare la petizione che è una forma di autodifesa della cittadinanza responsabile ed attiva  e di   salvaguardia della salute di tutti  soprattutto degli anziani.

« Dopo mesi di sacrifici - concludono  gli stessi -  non vogliamo tornare punto e a capo per la fregola di un esame di Stato in presenza. Azzolina, se vuole essere ricordata per aver trasformato una situazione eccezionale in una ordinaria, si sbaglia, noi non ci stiamo. Ma si ha tempo per rimediare. Si ascoltino i cittadini una buona volta».

 

 Lina Latelli Nucifero


Autore
https://www.infooggi.it - Il Diritto Di Sapere

Entra nel nostro Canale Telegram!

Ricevi tutte le notizie in tempo reale direttamente sul tuo smartphone!

Esplora la categoria
Cultura e Spettacolo.