Nozze gay, il Cassero si ribella "Stasera mi sposo"
BOLOGNA, 7 FEBBRAIO 2013 – Dopo i sì di Londra e Parigi, anche in Italia le coppie omosessuali vogliono ottenere gli stessi diritti alle nozze e per farlo il Cassero, il noto circolo gay in via Don Minzoni a Bologna, ha deciso di autoproclamarsi “Libera Repubblica” creando un evento in cui tutte le coppie si potranno finalmente sposare e dire il fatidico “sì”.
“Stasera mi sposo” è il nome della manifestazione prevista il 23 febbraio – il giorno prima del voto – volta ad aumentare le pressioni sul centrosinistra e sul PD, il quale invece spinge per il modello tedesco basato solo sul riconoscimento civile delle coppie; l’evento vorrebbe ricreare il giorno del matrimonio, infatti prima di recarsi dal celebrante – ad oggi ancora deciso, ma si pensa ad un personaggio di spicco come Vladimir Luxuria o Helena Velena – i futuri sposi dovranno passare per la sala trucco e acconciatura e, ovviamente, dal fotografo. [MORE]
‹‹Le cose uguali si chiamano con lo stesso nome e l’unico è il matrimonio›› attacca il presidente Vincenzo Branà mentre la sua idea sta crescendo sviluppandosi in tutta Italia: infatti dalla “città rossa” ci si sposta, portando con sè manifesti e un sito chiamato “www.temposcaduto.com” che fa il punto sui candidati pro e contro l’idea delle nozze.
Nel frattempo lo strappo che si è creato tra Branà e Davide Di Noi, rappresentante del PD e favorevole al modello tedesco, prova ad essere ricucito dal candidato al Senato del Pd, Sergio Lo Giudice che afferma ‹‹in caso di vittoria presenterò una proposta di legge per i matrimonio omosessuali›› promuovendo, quindi, la stessa scia di cambiamento francese e inglese.
Erica Benedettelli
[immagine da www.mosinforma.org]
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